CALDES. "Quando uomini e montagne s"incontrano, grandi cose accadono". E a Caldes la magia delle fotografie catturate dai grandi fotografi dell"agenzia Magnum Photo si è rinnovata nel weekend di sabato 5 e domenica 6 novembre per la festa di chiusura della mostra "Vivere in alto".
L"esposizione, realizzata dall"agenzia
friulana Suazes con Magnum Photos insieme al Castello del Buonconsiglio e
promossa dall"Azienda per il turismo delle Valli di Sole, Peio e Rabbi e dal
Comune di Caldes con il patrocinio della Provincia Autonoma di Trento, il
sostegno del Bim e Cassa Rurale della Val di Sole, è stata visitata - nei
cinque mesi di aperura - da oltre diecimila visitatori riscontrando un
gradimento da parte del pubblico che è stato confermato anche nelle giornate di ieri e l"altro ieri
durante le visite guidate tenute direttamente dal curatore della mostra Marco Minuz. Dalla nascita di Magnum
all"ideazione vera e propria della mostra fino al racconto, quasi scatto per
scatto delle immagini esposte, Minuz ha accompagnato i visitatori facendoli
entrare nella filosofia che ha ispirato l"intero progetto. "Il progetto
dell"estate 2022 si è basato essenzialmente sulla volontà di porre l"attenzione
sulle persone che vivono in montagna "“ ha spiegato infatti Minuz - Nelle prime riunioni
in cui si discuteva di questo progetto e si cercava di individuare quale poteva
essere il tema, è arrivato questo input: alla fine questo grande parco di
divertimenti che si accende è possibile grazie alle persone che hanno deciso di
rimanere o di vivere o di venire a vivere e proprio qui.
E quindi è forse
giusto porre l"attenzione su di loro, per cercare di capire qual sia il
rapporto tra gli uomini e la montagna". Un"esperienza che si è sviluppata su
due "livelli": in primo luogo nel castello attraverso l"opera di grandi
fotografi di fama internazionale con opere realizzate in tutto il mondo. In
secondo luogo è stato chiamato un fotografo dell"agenzia Magnum che
apparentemente non aveva vicinanza rispetto al mondo classico della montagna,
ma cresciuto come reporter di guerra: Sessini. Questo professionista, vivendo
il territorio per una settimana durante l"estate, ha sviluppato un intenso
lavoro sugli uomini e le donne della vallata, raccontando la montagna da
diverse angolature, valorizzandone il patrimonio umano, svelando storie,
tradizioni, impegno, scelte di vita e visioni per il futuro. Il finissage si è composto, nella giornata di sabato, della
presentazione del romanzo "La bambina che voleva amare" di Adele Oriana Orlando (Land Editore) e della performance musicale e visuale del musicista Anzwart,
mentre ieri, oltre alla visita guidata e alla proiezione dell"intervista a Sessini,
la giornata ha previsto il concerto degli "Armonici Cantori Solandri", diretto
dal maestro Fausto Ceschi.
Per
completare l"esperienza immersiva nelle arti, nel fine settimana di finissage
residenti e amici della zona sono stati coinvolti in un progetto che ha dato
loro la possibilità di vivere un altro lato della fotografia: l"essere soggetto
protagonista di un progetto: "Ritratti di un paese". A prestare il suo occhio e
la sua personale sensibilità al progetto, c"era il noto fotografo friulano Elia Ferandino. Decisamente soddisfatti
il sindaco di Caldes Antonio Maini e
il presidente dell"APT Val di Sole Luciano
Rizzi.
