Skin ADV

Esercizi pubblici a Cles: i numeri dicono che non va così male

sab 28 gen 2023 15:01 • By: Alberto Mosca

Nel corso del 2022 chiusure e aperture si sono pareggiate a quota 10

CLES. C’è talvolta nelle chiacchiere di piazza la percezione di una serie impressionante di chiusure riguardanti gli esercizi pubblici della Borgata.

Per averne conferma, ovvero smentita, abbiamo chiesto a Giulio Ferrarolli, responsabile dell’Ufficio attività economiche del Comune di Cles, di darci qualche numero: “Nel corso del 2022 gli esercizi commerciali interessati da movimenti sono stati 15, di cui 10 chiusi definitivamente, mentre 3 hanno riaperto dopo un cambio di gestione. Le nuove aperture nel 2022 sono state 10, le autorizzazioni temporaneamente sospese, una”.

Andando nello specifico di esercizi pubblici come bar e ristoranti, il loro numero rimane pressoché invariato di anno in anno. Nel dettaglio, l’anno 2022 ha visto l’apertura di un nuovo esercizio pubblico in Piazza Granda; è stato riaperto il Bar Stazione; è stato riaperto e poco dopo nuovamente chiuso il ristorante in palazzina Elena.

Elektrodemo

Ne consegue che ad oggi il numero degli esercizi pubblici a Cles ascende a 39: 25 esercizi di somministrazione bevande (di cui 2 bar "bianchi", senza alcolici) e 14 esercizi di somministrazione alimenti e bevande (ristoranti e pizzerie).

Facendo un passo indietro, nel corso del 2021 furono 16 gli esercizi commerciali interessati da movimenti, di cui 6 chiusi definitivamente, 5 riaperti con cambio di gestione e 5 trasferiti di sede. Le nuove aperture, al netto dei trasferimenti di sede, erano state 2.

“Il 2020 – precisa Ferrarolli - è un anno che non fa testo perché molti punti vendita sono stati chiusi per diverso tempo, ci sono stati incentivi, per cui si può dire che il numero sia rimasto stabile”. Ancora, negli anni precedenti le nuove aperture hanno sempre pareggiato le chiusure, per cui il numero era stabilizzato intorno ai 200 punti vendita sul territorio comunale.

E oggi? Cles conta 192 attività commerciali attive.

In conclusione, si può dire come la percezione posta in premessa non corrisponda alla realtà dei numeri: “È vero che – commenta Ferrarolli - quando chiude un negozio ‘storico’, magari in centro, sembra che se ne vada una parte del paese. Poi apre un negozietto da un'altra parte e con un'altra tipologia di merce, ma l’impatto sull’opinione pubblica resta, anche se, numeri alla mano, ci troviamo di fronte a una situazione che negli ultimi anni è cambiata di poco”.



Riproduzione riservata ©

indietro