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Gli studenti del Martini raccontano il Perfido

mar 21 mar 2023 10:03 • By: Marco Weber

In scena oggi, martedì 21 marzo alle ore 14 al teatro San Pietro di Mezzolombardo e mercoledì 22 marzo alle 20.30 al teatro di Lona

MEZZOLOMBARDO. Venerdì 17 marzo è andata in scena al teatro San Pietro la performance teatrale degli studenti della della classe quarta B, indirizzo amministrazione, finanza e marketing, dell'istituto superiore Martino Martini. “Perfido – PER sFidarli DObbiamo impegnarci”, questo il titolo delle spettacolo teatrale reso possibile anche dal finanziamento della Fondazione Caritro. Il progetto si basa sull'inchiesta giudiziaria, aperta alcuni anni fa e ancora in corso, che ha stabilito l'esistenza anche nel nostro “tranquillo” Trentino di infiltrazioni criminali di stampo mafioso. L'inchiesta denominata Perfido, della quale i giornali anche nazionali hanno dedicato spazio a più riprese, è collocata nel settore dell'estrazione del porfido, in Val di Cembra, precisamente nel comune di Lona Lases. Alcune persone sono state condannate per “associazione mafiosa”.

Il progetto è iniziato nel mese di ottobre 2022 con un corso di formazione per docenti per poi continuare nel mese di marzo con attività, svolte anche all'esterno della scuola, di formazione e informazione sulla tematica: l'inchiesta “Perfido” e la mafia in Trentino.

Inizialmente la classe quarta B dell'indirizzo amministrazione, finanza e marketing, coordinata dalla professoressa Eliana Gruber, ha incontrato associazioni ed esperti per avvicinarsi e approfondire la tematica delle infiltrazioni criminali all’interno del territorio trentino.

Sulla base delle conoscenze acquisite durante la prima settimana, studenti e studentesse hanno poi partecipato a un laboratorio curato delle formatrici e registe teatrali Federica Chiusole e Alessandra Evangelisti, dell’associazione Glow, che ha portato alla messa in scena della performance.

Il messaggio dello spettacolo è impegnarsi, osservare e fare la propria parte per prendersi cura del nostro territorio e di chi lo abita.

Uno spettacolo dalla coreografia minimale ma molto efficace, dove le performance di tutti sul palco è stata pregna di partecipazione emotiva che ha coinvolto l'attento pubblico in sala. Frasi secche e altrettanto secchi e precisi movimenti di scena. Un mescolamento di volti scoperti e volti coperti di maschere bianche, indossate dai attori e attrici a significare due lati dell'animo e del comportamento umano: la trasparenza e la forza dell'onestà contro la cattiveria mascherata, meschina e sottotraccia. La disonestà mafiosa, appunto.

I ragazzi inizialmente erano un po' scettici – afferma Eliana Gruber - perché il loro indirizzo scolastico non è orientato al teatro, ma giorno dopo giorno hanno creduto sempre di più ciò che stavano facendo. Alla fine il risultato è che oltre a essere coinvolti come attori lo sono stati anche come autori. I testi recitati sul palco sono nati direttamente dalle loro idee che sono state veicolate e rese teatralmente efficaci dalle due registe. La riuscita di questo progetto è stata possibile, ci tengo a sottolinearlo, anche dalla collaborazioni di alcuni cittadini, alcune associazioni e le istituzioni che hanno creduto in quello che facevamo e ci hanno dato informazioni e appoggio”.

L’esperienza continuerà con altre due repliche della performance rispettivamente oggi, martedì 21 marzo alle ore 14, nel teatro San Pietro di Mezzolombardo e domani, mercoledì 22 marzo alle 20 e 30, presso nel teatro di Lona.



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