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Un'idea di cacca per la neve assicurata

sab 01 apr 2023 09:04 • By: Alberto Mosca

Dagli Emirati una scoperta rivoluzionaria troverà applicazioni nostrane

La locandina che prossimamente pubblicizzerà in ogni dove il sistema cacca-neve

Dal letame nascono i fior. Ma in un futuro non lontano anche le nevi. La notizia sta circolando sebbene la riservatezza sia ancora massima. La nuova tecnologia ha trovato geniale sviluppo negli Emirati Arabi, laddove da tempo si studiano sistemi innovativi per soddisfare il fabbisogno idrico.

Veniamo ai fatti. Il nome in codice è "EPWP", acronimo di Emirates Poop-Water Project: una recente scoperta che ha permesso di sviluppare una tecnologia che sottrae l’umidità contenuta nella cacca di cammello e, una volta "estratta", la trasforma in acqua che diventa poi potabile tramite una bustina di additivi. Una bustina per 20 litri d’acqua, con un costo di 10 cents al litro. Un metro cubo di cacca, un metro cubo d’acqua.

Come era facile immaginare, la scoperta fatta dall’ingegnere dei materiali qatariota Laka Al Boròn ha suscitato un interesse mondiale, scatenando una vera e propria caccia al segreto industriale.

E qui entra in gioco un noto faccendiere italico, il famigerato Checco Glione, il quale con una manovra degna della sua fama ha acquistato, a prezzo di favore, le formule elaborate dal Boròn.

Elektrodemo

Quindi, le sapienti mani della chimica valsuganotta Bonadolza Teladòn sono riuscite, agendo sulle variabili genetiche della cacca e sulla temperatura atmosferica, ad adattare la formula alle deiezioni bovine, togliendo l’umidità e creando, udite udite, la neve! 

Della scoperta si è immediatamente interessata la Skiarea, offrendo ai due maneggioni un'offerta che non si può rifiutare.

In gran segreto una malga della Val di Sole si è offerta per iniziare la sperimentazione: tonnellate di "boàzze" saranno stivate in estate e lavorate in autunno, in modo da produrre la tanto agognata neve durante tutto l’inverno. Tuttavia, l’affare è aperto a tutti quanti vogliano partecipare.

Il processo si è rivelato efficace ed efficiente, con un vantaggioso rapporto 1:1: da un metro cubo di cacca, un metro cubo di neve.

Quindi, una valida soluzione che tranquillizza impiantisti e sciatori dopo il diktat del Landeshauptmann Arno Kompatscher: "Stop all’innevamento programmato!"

Ma non è finita: in certe aree selezionate si potrà sciare tutto l’anno! Questo perchèappositi depositi di stoccaggio del letame, sapientemente collocati vicino alle aree sciabili, permetteranno un veloce e completo imbiancamento con ogni condizione di tempo e di temperatura. Anzi, più farà caldo (e le previsioni dicono che lo farà), più la cacca aumenterà il proprio potenziale, arricchendo ulteriormente la neve. 

Una nuova frontiera si apre. Da un lato il risparmio idrico sarà totale, dall’altro la qualità della neve sarà altissima, giustamente umida e perfettamente scivolosa, senza odori di sorta.

La filiera agricolo-turistica favorirà la ripresa dell’allevamento bovino nelle valli del Noce, dato che il fabbisogno di cacca sarà incommensurabile. Negli uffici tecnici comunali ben presto pioveranno richieste di costruzione di nuovi stalloni e di ampliamento dei vecchi.

Insomma, avremo l’ennesima dimostrazione che la cacca non è così brutta come la si dipinge. 



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