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Il turismo riscopre l’importanza delle radici

sab 10 giu 2023 20:06 • Dalla redazione

Un fenomeno che nel futuro potrebbe interessare le valli del Noce

VALLI DEL NOCE. Recuperare il grande valore legato alle tradizioni e alla storia della famiglia originaria, valorizzarne i luoghi, i paesaggi, i ricordi, un patrimonio che ognuno di noi custodisce gelosamente, rappresentato dalle proprie radici. Un patrimonio che va riscoperto e valorizzato e che ben conosce chi quei luoghi ha dovuto lasciarli, ma che di certo non ha mai scordato.

Questo è il significato che sta alla base del progetto denominato “Turismo delle Radici”, lanciato dall’Enit con l’obiettivo di dare nuovo slancio a tutto il comparto del turismo, compreso il relativo indotto, del nostro paese, fortemente provato nel periodo della pandemia.

Questa forma particolare di turismo non sembra essere oggetto nell'immediato di iniziative nelle valli del Noce, come si apprende da Fabio Sacco, direttore dell’Apt della Val di Sole e da Paolo Forno, dell’ufficio stampa Apt della Val di Non. Tuttavia potranno essere oggetto di future iniziative, pacchetti di offerte o convegni.

Il turismo delle radici vede il passato come traccia per il futuro. Nel mondo ci sono tante parti dei nostri ricordi, delle nostre memorie, delle nostre famiglie che occorre recuperare. Un patrimonio di identità e valore che si traduce anche in un’occasione di sviluppo del sistema turistico italiano. Gli italiani residenti all’estero e gli Italo discendenti sono un bacino di potenziali viaggiatori fondamentali per lo sviluppo dell’Incoming.

Si tratta di viaggiatori che sviluppano un forte legame emotivo con i luoghi, con i ricordi legati alle vicende familiari e alle località e che sviluppano un racconto del territorio molto forte che va ad amplificare l’eco Italia nel mondo.

Sono visitatori che programmano visite nel nostro Paese a lunga permanenza con una media di sette giorni a viaggio per sviluppare non solo la filiera turistica ma anche tutto l’indotto. Solo nel 2021 hanno mosso oltre 4,2 miliardi di euro.

Il 30% del turismo delle radici equivalente a circa 3 milioni di viaggiatori copre sia un target giovane che va da 25 ai 34 anni (25,7%) sia un target che va dai 55 ai 64 anni (24%). Enit sta mettendo a punto con le regioni e con tutto il sistema Italia un’offerta turistica integrata ed omogenea dedicata a questo segmento che va analizzato e sviluppato con una prospettiva lungimirante” dichiara Ivana Jelinic, Ceo Enit, durante la Presentazione del Progetto PNRR Turismo delle radici alla Farnesina.



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