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Nel fango della Romagna

sab 10 giu 2023 17:06 • By: Alberto Mosca

L’esperienza di Marinella Fanti di Rumo, assistente sociale volontaria nell’emergenza

RUMO. Otto giorni da volontaria nella Romagna alluvionata. Un’esperienza umana e professionale indimenticabile per Marinella Fanti, giovane assistente sociale inviata nelle aree di Conselice, Lugo e Sant’Agata per portare un aiuto ai più fragili e a quanti sono stati colpiti più pesantemente dalla tragica alluvione dello scorso maggio.

Una mobilitazione che ha visto protagonista il Dipartimento di Protezione Civile Nazionale che ha attivato l'associazione A.S.Pro.C. Assistenti Sociali per la Protezione Civile, per fornire supporto e assistenza nella delicata fase di emergenza.

Così dal 28 maggio fino al 4 giugno Marinella Fanti è arrivata sul campo per lavorare a stretto contatto con le autorità locali, le organizzazioni di volontariato e gli altri enti coinvolti nell'assistenza alle vittime delle alluvioni.

A pochi giorni dal suo ritorno a Rumo, Marinella racconta di “un’apocalisse”. “Solo negli ultimi giorni di permanenza – spiega - nelle vie e piazze abbiamo visto, dopo settimane, l’acqua defluire completamente, lasciando uno strato di fango spesso e polveroso. E intorno, tutto da buttare. Abbiamo incontrato comunità prive di acqua potabile, elettricità, fognature, bisognose di tutto, sia dal punto di vista logistico che emotivo.

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Serviva un aiuto su tutto”.

Fanti, da assistente sociale, si è messa a disposizione delle autorità locali: “Supportavamo le colleghe sul posto, aiutando persone fragili, anziane, disabili, soprattutto nei primi giorni, i più difficili. Abbiamo organizzato le attività di altre squadre di volontari provenienti da tutta Italia, indirizzandoli ai vari servizi presenti sul territorio a seconda della necessità. Ma soprattutto, abbiamo ascoltato tante storie fatte di choc, tristezza, rabbia”.

In una situazione come quella della Romagna, in cui all’improvviso tutto è venuto a mancare, sono state tante le vicende incontrate, ognuna impressionante: “Da chi ha visto un congiunto rimasto al piano basso di una casa morire affogato, a chi ha perso un amico o un vicino di casa, a chi ha perso i ricordi di una vita, fino a chi aveva anche solo bisogno di sfogarsi… E poi i bambini. Che incredibilmente riescono a trovare una via d’uscita in ogni situazione. In mezzo alla tragedia, ai tanti bisogni primari da soddisfare, avevamo pensato di passare con loro un pomeriggio in una tenda speciale con giochi e regali. Lì, per bimbi di 8-9 anni una palla e le bolle di sapone sono diventati i giochi più belli del mondo, un momento di felicità che al tempo stesso ci ha dato gioia, commosso e portato anche un po’ di magone… E ora, a qualche giorno dalla fine di questa esperienza, è bello ricordare come il nostro intervento sia stato apprezzato da tante persone…”.

 

A.S.PRO.C.: la scheda

A.S.PRO.C., associazione senza scopo di lucro, nata con l'obiettivo di fornire aiuto e supporto alle persone in situazioni di crisi e calamità, si è messa prontamente in moto per far fronte a questa nuova emergenza. L'associazione conta su un gruppo di professionisti, assistenti sociali, altamente qualificati e motivati, con esperienza nel campo della protezione civile.

Le attività svolte da A.S.PRO.C. sono varie e mirano a rispondere alle diverse esigenze della popolazione. Gli assistenti sociali si occupano di valutare i bisogni prioritari, fornire sostegno logistico ed emotivo, coordinare le risorse disponibili per garantire un'adeguata assistenza. Inoltre, sono attivi nel facilitare la ricostruzione delle comunità colpite, collaborando con le istituzioni locali per la gestione e l'organizzazione delle operazioni di recupero.

 

 



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