CLES. Una certezza e una novità. Con una conferenza stampa che si è tenuta questo pomeriggio, martedì 18 giugno 2023, all'Hotel Cles, La Civica schiera i suoi alfieri in Val di Non in vista delle elezioni provinciali di ottobre. E se quella della sindaca di Rumo e presidente della Comunità della Val di Non Michela Noletti è una candidatura che i più davano per scontata vista l’adesione della prima cittadina fin dalla nascita del partito nel 2019, la novità è rappresentata dalla discesa in campo del presidente dell’Unione Frutticoltori Rallo e già presidente Melinda Michele Odorizzi. Un impegno preso, ha spiegato Odorizzi, “per costruire un Trentino migliore”. “Mi sembra di essere al primo giorno di scuola – ha aggiunto Odorizzi -.

È con un’emozione nuova che intraprendo questo percorso con La Civica. Andando a leggere lo statuto e documentandomi, ho ritrovato in questo partito i valori che sono i miei: Autonomia, territorio e cooperazione. Credo nell’importanza di mantenere vive le comunità anche nei territori più decentrati”.

Michela Noletti, quindi, ha puntato l’attenzione sul lavoro di squadra che, ha evidenziato, “darà certamente ottimi risultati”. “La mia candidatura - ha evidenziato - è il frutto dell’impegno e delle responsabilità che mi sono assunta fino a oggi come sindaca e come presidente della Comunità. Ruoli che continuerò ad affrontare con serietà, responsabilità e spirito di servizio verso i due enti che rappresento”. 

I due candidati, accompagnati dal presidente de La Civica e assessore provinciale Mattia Gottardi, hanno poi accennato ai temi sui quali desiderano lavorare: agricoltura e la sua integrazione con il turismo e l’artigianato, gestione delle risorse, in primi l’acqua ma anche l’energia, i giovani per i quali è importante creare opportunità e sociale. “Il nostro è un approccio a una politica di territorio, di qualità e di competenza – ha commentato in apertura Gottardi -. Qui le candidature non sono calate dall’alto, ma sono scelte tra i migliori talenti che ogni territorio può esprimere”.