TRENTO. Il monumento al Kaiserschütze di Ossana sarà restaurato. Il consiglio provinciale ha approvato infatti in questi giorni, in sede di assestamento di bilancio, un ordine del giorno presentato dal consigliere Lorenzo Ossanna (Patt). Approvato con 29 voti, l’ordine del giorno impegna la Giunta a usare le risorse stanziate a bilancio (50.000 euro) per restaurare il monumento. In aula Ossanna ha parlato di una forte valenza identitaria del monumento, che deve essere assolutamente recuperato. L’odg, ha raccontato, nasce dal dialogo con la sindaca Laura Marinelli, la Soprintendenza per i Beni culturali e l’assessore Mirko Bisesti. Il parere della Giunta, rappresentato dall’assessore Bisesti, è stato positivo: l’obiettivo è quello di un restauro che ponga rimedio all’attuale condizione di degrado.

Il monumento al Kaiserschütze si trova ai piedi del colle Tomino che ospita la chiesa di Sant’Antonio venne edificato dallo scultore Othmar Schrott-Vorst, nel 1917 a completamento del cimitero militare aperto nel 1915, che inizialmente accolse i soldati austroungarici deceduti nell’ospedale militare di Pellizzano, di altri 134 caduti al fronte e, alla fine della guerra, le salme dei piccoli cimiteri dislocati lungo il fronte ed esumati dall’Esercito italiano. Tra il 1935 e il 1942 le 1528 salme di soldati italiani e austro-ungarici furono trasferite presso il Sacrario militare di Casteldante, a Rovereto.

Il monumento al Kaiserschütze è costituito da un blocco a pianta quadrata collegato a due pilastri per lato e da una statua raffigurante appunto un Kaiserschütze.

Il restauro potrà essere l’occasione per ripristinare le date corrette sul monumento, che alla sua inaugurazione erano “1915-1918”. Un intervento recente ha sostituito la prima data con un “1914”, anacronistico dato che l’apertura del fronte italiano e quella conseguente del cimitero avvenne nell’anno successivo.