VAL DI SOLE. “Cosa ha fatto questo governo provinciale per la Val di Sole? Niente. Nulla di nulla”. È fortemente critico il consigliere provinciale del gruppo misto e già presidente della Provincia Ugo Rossi sull’operato della Giunta guidata dal governatore Maurizio Fugatti. Senza giri di parole o mezzi termini il consigliere che, ricordiamo, non scenderà nell’agone per le elezioni provinciali di ottobre, non risparmia una reprimenda al governo provinciale a trazione leghista elencando quanto, afferma Rossi, è stato promesso e non è stato fatto. E i temi sollevati sono diversi: dalla viabilità della val di Sole, in particolare riguardo all’ultimo tratto delle Crozze, i cui lavori, secondo la risposta data dal presidente Fugatti all’interrogazione di Rossi, avrebbero dovuto iniziare nella seconda metà del 2023, al cantiere di Vaia ancora aperto a Dimaro, che, dice Rossi, “dopo cinque anni non è ancora finito”.

“Le Crozze a Mezzana sono una presa in giro – commenta ancora -. Il finanziamento è disponibile dal 2018. Da inizio legislatura avrò fatto ameno 4 interrogazioni per sentirmi dire che avrebbero iniziato dopo qualche mese. Siamo a fine agosto. A ottobre si vota... magari iniziano!” Rossi torna poi sulla questione del trampolino di Pellizzano, “che lo volevano bloccare e poi si sono accorti che non portava consenso fermarlo e allora via si riparte”. 

E sul tema orsi? “Niente di niente – aggiunge il consigliere -. MJ5, sebbene si possa catturare, non si sa che fine abbia fatto. Sul resto degli orsi, l’assenza è completa. Su Funivie Folgarida Marilleva – evidenzia ancora – i soldi della Provincia sono fermi nelle società senza che si sia fatto nessun passo in avanti sulla società unica. Nel programma avevano persino inserito il tunnel del Peller, adesso promettono impianti da Cogolo a Peio quando c'è da rimettere a posto prima gli impianti della Skiarea... Non ricordo un’opera che sia una. Un intervento importante e significativo venuto da questa Giunta. In questi cinque anni di legislatura, la Val di Sole ci ha solo rimesso”.

Ma Rossi non dimentica nemmeno l’acceso dibattito nato intorno all’acqua della Val di Sole: “Volevano prenderla per dar da bere alle mele della Val di Non – conclude - Poi hanno capito che forse era meglio lasciar perdere. Aggiungiamo, infine, il punto nascite a Cles che è sempre più in difficoltà, il pronto soccorso ormai impraticabile e nessun servizio sanitario”.