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Asta dei formaggi senza confini

mar 26 set 2023 14:09 • By: L.S.

A Castel Caldes aggiudicazione record a 420 euro per la forma di malga Strino

CALDES. “E ora scatenate le palette!”. L’ottava edizione dell’Asta dei Formaggi di Malga ha riservato nuove emozioni. Promossa dall’Apt Val di Sole in collaborazione con il Castello del Buonconsiglio, Trentino Marketing, la Camera di Commercio Industria Artigianato e Agricoltura di Trento, il Comune di Caldes, il BIM Adige e l’Università delle Scienze Gastronomiche di Pollenzo, l’originale iniziativa, che si è tenuta, ieri 25 settembre 2023 nelle sale di Castel Caldes, è stata l’occasione per divertire e deliziare il palato dei sessanta partecipanti, che si sono iscritti alla sfida all’ultimo rialzo, e soprattutto per promuovere e valorizzare un prodotto di assoluta eccellenza, il formaggio di malga, che forse come pochi altri prodotti enogastronomici sa raccontare un territorio e una tradizione culturale che viene da lontano. Con un’ambizione in più: poter vendere anche fuori dai confini provinciali l’oro della montagna. Lo ha evidenziato il presidente dell’Apt Luciano Rizzi che, rivolgendosi al direttore generale dell’Azienda sanitaria Antonio Ferro, presente in sale, ha chiesto di poter arrivare a una normativa meno stringente sulla produzione del formaggio d’alpeggio.

Ventidue le forme bandite all’asta dal banditore Sergio Pellone, provenienti dagli areali della Val di Sole, delle Giudicarie, del Lagorai e delle Vezzene e di diversa stagionatura (dal 2016 al 2022), con due significative novità: la prima il nuovo marchio “Riserva Stavel”, che il maestro affinatore Adriano Dalpez ha voluto applicare a quei formaggi solandri particolarmente pregiati, e il gemellaggio con lo Storico ribelle, prezioso formaggio d’alpeggio tradizionale delle Valli del Bitto in Valtellina. Carlo Mazzoleni, responsabile dell’associazione del formaggio valtellinese, ha infatti portato l’esperienza di resistenza e valorizzazione di tale prodotto. A dare il benvenuto il sindaco di Caldes Antonio Maini, fiduciario della Condotta Slow Food Terre del Noce, che insieme a Silvio Barbero, vicepresidente di Slow Food Italia e dirigente dell’Università di Scienze Gastronomiche di Pollenzo, ha ribadito l’importanza di sostenere e valorizzare i prodotti lattiero caseari di malga anche attraverso iniziative di questo tipo. “Questa, oltre che di formaggi, è anche un’asta dei valori che vanno recuperati – ha commentato Barbero -: il valore della difesa della biodiversità contro l’omologazione, il valore ambientale di preservazione del territorio, e il valore sociale per mantenere i giovani in montagna. Da qui dobbiamo partire per una battaglia culturale e politica”.

Tra i partecipanti anche l’agronomo e Maestro Assaggiatore di formaggi Francesco Gubert, l’assessore provinciale al turismo Roberto Failoni, l’amministratore delegato di Trentino Marketing Maurizio Rossini e il giornalista milanese Carlo Passera, coordinatore della redazione di Identità Golose, il primo congresso italiano di cucina e pasticceria d’autore, che ha intervistato due grandi nomi della cucina italiana: Cristina Bowerman, stella Michelin dal 2010 e 3 forchette Gambero Rosso dal 2020, alla guida del ristorante Glass Hostaria di Roma, e Jacopo Malpeli, chef dell’Osteria del Viandante di Rubiera (Reggio Emilia), stella Michelin dal 2022 e Stella Verde per la sostenibilità.

Assolute protagoniste però sono state le forme di formaggio che sono state acquistate a suon di rialzi da un minimo di 240 euro di un Solandro semigrasso, a latte crudo, semicotto di 6,03 kg proveniente dalla malga Caldesa sino a un massimo di 420 euro, per un semigrasso a latte crudo, semicotto, di 7 kg e 710 grammi del 2021, prodotto dalla malga Strino, posta a quota 1937 metri in alta Val di Sole, ai piedi del monte Redival e della catena dell’Albiolo. Un formaggio estinto quest’ultimo, come lo ha definito Gubert, perché il casaro ha deciso di non continuare a gestire la malga. Il formaggio, invece, che ha visto il rialzo maggiore rispetto alla base d’asta (260 euro in più) è stato un magro a latte crudo, semicotto di 5,63 kg prodotto alla malga Cercen pagato 380 euro. Il formaggio che ha avuto un costo maggiore al kg è stato infine un semigrasso a latte crudo, semicotto di 4,46 kg della malga Caldesa con circa 71 euro al kg.

Appuntamento di chiusura del Cheese FestiVal di Sole, la kermesse di sapori, tradizioni e cultura, si è conclusa con un buffet a cura di 2 ristoranti locali (Vecchia Canonica di Malé e Maso Burba di Piano di Commezzadura), arricchito dalla degustazione dei vini dell’Associazione TeRoldeGo Evolution e dei mieli di alta montagna proposti dall’Associazione Apicoltori Valli di Sole, Pejo e Rabbi e recentemente annoverati tra i Presidi Slow Food del Trentino Alto Adige. 



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