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Il miele di alta montagna diventa presidio Slow Food

dom 01 ott 2023 17:10 • By: Marianna Torresani

L’oro colato delle api ottiene un’importante riconoscimento

Nella foto da sx, Antonio Maini, Silvio Barbero, Anna Benedetti, Francesco Moratti, Carlo Gentilini, Andrea Zanini e Sergio Zanella

VAL DI SOLE. Il presidio Slow Food in Val di Sole conta due eccellenze: il Casolet e il Trentingrana d’alpeggio. A questi prodotti, da pochi giorni, se ne può aggiungere un terzo, il miele di alta montagna, che grazie alla sua qualità e produzione è riuscito a entrare all’interno del presidio.

“Come soci - racconta Francesco Moratti, apicoltore di Croviana e presidente dell’associazione Apicoltori delle Valli di Sole, Peio e Rabbi – abbiamo deciso di aderire al presidio. In totale 4 apicoltori hanno deciso di intraprendere questo percorso e al momento due, io e il professor Sergio Angeli, siamo stati confermati, mentre Andrea Zanini e Carlo Gentilini sono ancora in attesa di risposta, ma la conferma è quasi certa. Noi quattro - prosegue Moratti - rappresentiamo un po’ tutta la valle da Rabbi al Passo Tonale”.

Slow Food è un’associazione che valorizza le produzioni di nicchia e i loro prodotti. La scelta dell’associazione Apicoltori di aderirvi è stata fatta per premiare il miele di alta montagna, dove la flora è priva di inquinamento e avvolta nella vera natura, puntando così a un prodotto di qualità superiore.

“Ovviamente vi sono due parametri da rispettare - commenta Moratti – per poter entrare in questo presidio. Il primo è quello che il miele sia prodotto a 1400 metri di altezza e il secondo tiene conto invece del benessere animale e l’uso di prodotti biologici per la lotta alla varroa. Questa malattia infatti può essere curata con prodotti chimici o con prodotti biologici. Questa è stata una sorpresa - racconta Moratti - perché noi già da anni curiamo questa malattia delle api con prodotti naturali, quindi senza saperlo rispettavamo già i criteri di Slow Food, motivo per il quale è stato semplice aderirvi”.

Lo scopo di aderire al presidio Slow Food non è prettamente economico, bensì quello di valorizzare il miele di alta montagna.

“Il vantaggio principale - prosegue Moratti - è la garanzia che viene offerta al consumatore, il quale comprende subito di avere tra le sue mani un prodotto di alta qualità. Per il futuro auspichiamo una maggiore adesione da parte di altri apicoltori e puntiamo a organizzare diverse manifestazioni per far conoscere il miele. A tal proposito nel mese di novembre a Terzolas verrà organizzato un incontro con argomento mieli e prodotti Slow Food durante il quale il professor Angeli, accompagnato da un esperto che si dedicherà al mondo dei formaggi, spiegherà il mondo delle api.

“È un enorme orgoglio per tutti - commenta Antonio Maini, presidente della condotta Slow Food Terre del Noce - perché significa che gli apicoltori lavorano con qualità per offrire prodotti pregevoli al mercato. Quando si parla di presidio si parla di eccellenza ma in senso esteso: infatti si parla di salvaguardia e anche di comunità. Non è solo miele, ma si tiene in considerazione anche il produttore, l’ambiente e chiunque partecipi per tenere in vita il presidio, come i ristoratori che acquistano, vendono e promuovono tale prodotto, contribuendo alla sua salvaguardia”.



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