mer 27 dic 2023 09:12 • Dalla redazione
Tonina: "Nonostante la carenza di personale, abbiamo aumentato i numeri"
TRENTO. Un paziente dializzato non può mai sospendere
i trattamenti, neanche qualche giorno per andare in vacanza, perché necessita
di tre sedute in settimana, tutte le settimane dell"anno, per questo da
oltre 15 anni esiste in Trentino la dialisi turistica. Si tratta della
possibilità di fare il trattamento in uno dei sei centri dialisi dell"Azienda
provinciale per i servizi sanitari, un"offerta di sanità pubblica
importante per i pazienti dializzati cronici provenienti da altre regioni o
nazioni. Ad oggi le sedute effettuate grazie ad Apss hanno raggiunto quota 1.370.
Lo hanno comunicato l'assessore alla salute Mario Tonina e il direttore
generale di Apss Antonio Ferro, ringraziando tutto il personale
coinvolto nel progetto, in particolare il responsabile della Struttura semplice
coordinamento centri dialisi di Rovereto, Arco, Tione, Borgo, Cles, Tione e
Trento Giuliano Brunori, direttore dell'Unità operativa nefrologia
ed emodialisi - multizonale di Apss.
"Sul tema dialisi in vacanza la Provincia autonoma di Trento può fare la differenza e a pochi giorni dalla fine dell'anno i dati sono ampiamente superati rispetto al 2022: 1370 persone hanno potuto beneficiare di questo servizio. I direttori degli ospedali che ho visitato nelle scorse settimane hanno confermato questa eccellenza del nostro sistema sanitario, che dimostra senso di responsabilità e umanità nei confronti di chi ha questa necessità ", ha detto Tonina
"Siamo riusciti a garantire questi numeri, superiori a quelli delle altre Regioni d'Italia, supportando un carico di lavoro importante, riconosciuto anche dall'Associazione Nazionale Emodializzati, che in una recente lettera ha scritto al Ministro Sanità in merito alla scarsità di disponibilità di centri dialisi vocati alla dialisi turistica per poter garantire la mobilità sul territorio nazionale per i dializzati. L'associazione nella stessa lettera ha ringraziato il Trentino perché non solo ha mantenuto gli stessi livelli, ma li ha aumentati. Stiamo anche predisponendo un piano che tenga conto dell'aumento del numero di turisti sul nostro territorio, per far fronte alle stagioni di massimo afflusso in modo organizzato. Pensiamo agli infortuni nelle piste da sci, ma anche i servizi di dialisi per i vacanzieri meno fortunati", ha concluso Ferro.
Nella lettera l'unica realtà che garantiva un aumento dei trattamenti per turisti, nonostante la difficoltà legate al tema del personale infermieristico, era la PAT. I numeri raggiunti quest'anno in Trentino, col ricorso a personale di cooperativa solamente a Cavalese, si posizionano sui valori del periodo pre Covid. Il personale dei centri dialisi, infatti, si è reso disponibile a posticipare il periodo di ferie a settembre, o ad anticiparlo a giugno, proprio per poter garantire le sedute dialitiche nel periodo di maggior richiesta. Fra le Regioni che maggiormente hanno ridotto le disponibilità vi è la Puglia (Rodi garganico, Vieste, Manfredonia garantivano oltre 2.000 sedute turistiche mentre quest'anno sono ferme a meno di 800, Gallipoli nessuna seduta di dialisi turistica), la Liguria (Genova ha chiuso programma dialisi turistica, ponente ligure ridotto di oltre il 60%, levante ligure solo circa 300 sedute), riduzione fino al 90% nelle Marche e nell' Abruzzo, sospeso il programma zona costa tirrenica di Livorno, mantenuto all Isola d' Elba con personale di cooperativa, importante riduzione a Lignano (cooperativa), 300 sedute in val d Aosta.