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Cento anni fa, Vladimir Pacl

gio 25 lug 2024 14:07 • By: Alberto Mosca

Le valli del Noce ricordano un personaggio che incarnò la Guerra fredda e introdusse un nuovo modo di pensare e fare sport

MALÈ In questi giorni sia in Val di Non che in Val di Sole sono in programma (leggi qui) occasioni di incontro dedicate alla figura di Vladimir Pacl, a cento anni dalla nascita e a venti dalla scomparsa. Un personaggio dalla storia rocambolesca, nata nel pieno della guerra fredda, che a partire dagli anni Settanta trovò nuova dimensione e soddisfazione nelle valli del Noce, portando una visione nuova e diversa del fare sport.

Vladimir Pacl (Ceska Trebova, 1924 "“ Malé, 2004) fu fondista, rugbista e dirigente sportivo cecoslovacco. La sua storia personale ebbe una decisiva svolta nel 1972, quando chiese asilo politico all"Italia dopo essere fuggito dal proprio paese per l"appoggio dato alla Primavera di Praga del 1968. Laureato in pedagogia e sport a Praga, per la sua opposizione all"invasione sovietica del 1968 venne allontanato dal Comitato olimpico cecoslovacco; nel 1972, trovandosi a Tarvisio quale delegato ai campionati europei juniores di sci nordico, chiese asilo politico. Non ottenne mai la cittadinanza italiana, rimanendo apolide fino alla morte, avvenuta a Malé nel 2004. Pacl fu campione nazionale nella 18 km a squadre di fondo nel 1947, campione mondiale universitario nella 3x10 nel 1949, campione nazionale di rugby con la Sparta Praga nel 1947. Intraprese la carriera di dirigente nelle istituzioni sportive, diventando nel 1966 segretario del Comitato olimpico cecoslovacco, dal 1951 al 1963 vicepresidente della Federazione degli Sport invernali, responsabile di tutti i settori sciistici, dirigente della Federazione Internazionale Sci dal 1949 al 1972, membro del consiglio FIS dal 1963 al 1969; da quell'anno e fino alla rinuncia fu presidente della commissione dello sci di fondo. In questa veste Pacl ideò e promosse la Coppa del Mondo di Sci Fondo, che poi istituita quando lui era già in Italia, ma utilizzando tutte le indicazioni e le regole che lui aveva elaborato ed inviato ad altri membri della commissione.

Pacl aveva studiato ed elaborato il progetto completo delle Olimpiadi estive del 1980, che si sarebbero dovute svolgere a Praga e invece furono "scippate" alla Cecoslovacchia dall"Urss e organizzate a Mosca. In Italia fu uno dei primi promotori di una disciplina emergente, lo sci orientamento, contribuendo alla fondazione nel 1979 del Comitato Italiano Sport Orientamento.

Al suo arrivo in Italia fu ospite di Claudio Battisti, allora sindaco di Ronzone e dirigente nazionale dello sci di fondo. Particolarmente emozionante è il racconto che lo stesso Battisti fa del suo primo incontro con Pacl e della sua successiva fuga in Occidente: "Eravamo a Roma nel 1966 per sostenere la candidatura della Val Gardena a sede dei Mondiali di Sci Alpino del 1970, allo scopo di vincere la concorrenza di Sankt Moritz e dei Monti Tatra in Cecoslovacchia. Tentammo un accordo con i cecoslovacchi, che avevano poche possibilità di successo: fatto sta che li aiutammo a pagare le numerose birre e il conto dell"albergo, che per loro era insostenibile. L"accordo fu così cosa fatta e la Val Gardena divenne sede mondiale! Fu in quell"occasione che conobbi Vladimir e fu l"inizio di una grande amicizia". Battisti rievoca poi il giorno della fuga di Pacl dal paese natale: "Era il 1972: un giorno Vladimir mi telefona da Trento. Corro a prenderlo e lo trovo piangente, con due valigie in mano: "Sono scappato", mi disse, dopo di che lo caricai nella Seicento e lo portai fino a Ronzone, dove lo tenni nascosto per un paio di mesi".

Per alcuni anni Pacl venne impiegato come custode-bagnino nella piscina comunale di Ronzone, la prima della Val di Non, dando lezioni di nuoto e di tennis. Poi, nel 1974 organizzò a Ronzone quella che negli annali della Fiso viene ricordata come la prima gara d"orientamento in Italia: fu l"inizio di un movimento che portò alla diffusione dell"orienteering e quindi alla costituzione della federazione italiana nel 1979. La sua presenza fu decisiva per la nascita del Ciso (Comitato Trentino Orientamento e Sport nella Natura), poi diventato Fiso con il riconoscimento da parte del Coni dell"orienteering come disciplina sportiva associata.

Tra il 1974 al 1984 Pacl fu l"anima e il catalizzatore di tutte le attività orientistiche italiane. Dopo i Mondiali di sci orientamento del 1984 a Lavarone, da lui proposti e ottenuti nel 1980, per il suo spirito estremamente dilettantistico, tale da contrastare l"esasperazione agonistica, si allontanò dalle attività federali, continuando tuttavia a promuovere la disciplina in quasi tutte le regioni d"Italia, che visitava e nelle quali aveva numerosissimi contatti ed amici. Si avvicinò al Club Alpino Italiano, diventandone membro influente e promotore della pratica sciistica del telemark, oggi è riconosciuta ufficialmente anche dalla Federazione Italiana Sport Invernali. A Malé vivace fu l'attività svolta con il Gruppo Orsi Sci Fondo Fitness, presieduto da Antonia Pini.

Alla memoria di Pietro Scaramella, storico presidente dell"Apt della Val di Sole, dobbiamo un ulteriore ricordo, legato al segreto incontro che, con la guerra fredda ancora in corso e la cortina di ferro ancora lì a dividere l"Europa, venne organizzato tra l"esule in Trentino Vladimir Pacl, già esponente di primo piano dello sci in Cecoslovacchia e gli atleti di quella nazione che erano arrivati in Val di Sole per l"omonimo trofeo di sci nordico.

Pacl fu protagonista, anche a proprio discapito, di vicende che a pieno titolo entrano nella grande storia del Novecento: ma soprattutto, resta l"esempio di un uomo che ha saputo promuovere valori sportivi, educativi ed ambientali, tali da renderlo meritevole dell"affetto e della riconoscenza di tanti in tutto il mondo: arrivato da lontano, attento alla gente, con il desiderio di proporre sport nella natura come "servizio sociale". Un sogno concretizzato insieme a migliaia di persone, in tanti luoghi d'Italia. Insieme, senza frontiere. Valori che anche chi scrive ebbe modo di ascoltare in un incontro avvenuto ai tempi della scuola elementare, a Croviana: una voce e una figura mai dimenticata.



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