gio 08 ago 2024 10:08 • Dalla redazione
Paola Demagri (Casa Autonomia.eu): "La visita di Fugatti è stata un"occasione persa"
CLES. La visita
del presidente della Provincia Maurizio
Fugatti alla struttura ospedaliera di Cles suscita le reazioni della
consigliera provinciale di Casa Autonomia.eu Paola Demagri che in una nota parla di "Lega svuota tutto". Di seguito
il testo della lettera della consigliera.
"Il comunicato stampa del presidente Fugattii, rilasciato dopo la visita presso l'ospedale di Cles, ha palesato in maniera chiara le reali intenzioni della Giunta provinciale rispetto al nostro ospedale di valle. Una visita che a quanto pare aveva il solo scopo di trattare un unico argomento: il punto nascita. Questo fa supporre che i pensieri e programmi politici provinciali ruotino esclusivamente attorno a un solo obiettivo, anche obsoleto vorrei dire e non orientati ad ampliare il ragionamento sulle funzioni e sul futuro dell'ospedale di valle. Mancano quindi le soluzioni alla gestione della salute dei cittadini.
Se i promotori dell'incontro, con un piccolo sforzo in più, avessero visitato anche il Pronto soccorso, avrebbero preso atto delle difficoltà logistiche in cui verte: promiscuità della sala d'attesa e di tutte le zone che compongono il servizio di pronto soccorso per prime. Avrebbero incontrato pazienti che da ore attendono un posto letto, il completamento delle cure, degli esami o una dimissione con diagnosi.
All'ospedale di Cles a differenza di altri ospedali di valle non esiste la stagionalità perché in ogni periodo dell'anno il pronto soccorso versa nelle stesse condizioni. Carenza di personale medico, carenza di ambulatori, di locali dedicati a visite specialistiche, quali per esempio quelle ortopediche. La sala d'aspetto si prolunga fino all'ingresso dell'ospedale dove gli utenti sono fuori controllo dalla supervisione del personale.
Insomma, la Giunta provinciale ha sprecato un'ottima occasione per raccogliere i disagi e programmare soluzioni. E nulla compenseranno le decisioni politiche di tenere un punto nascita così com'è oggi, in perdita sotto tutti i punti di vista con sempre più coppie che decidono di partorire altrove e personale che continua a lavorare in queste condizioni. L'appello alla comunità di lavorare insieme per rilanciare l'attrattività di un singolo servizio non vale nulla: l'offerta va allargata a tutto l'ospedale e alle sue importanti funzioni e di collegamento con la sanità territoriale.
Come per altro non va confusa l'attività ginecologica con l'attività ostetrica: la prima potrà essere rilanciata non con accessi sporadici e di interventi di bassa complessità ma in maniera strutturata visto che il blocco operatorio ne ha le potenzialità , della seconda si prenderà atto che si spegnerà lentamente.
Il presidente con la sua non gestione delle questioni che interessano in maniera impattante la Val di Non e la Val di Sole sta promuovendo azioni di svuota tutto.
Ha svuotato i sentieri montani a causa della non gestione della pericolosa presenza dell'orso.
La sua politica sta svuotando la caseificazione di montagna a causa di una farraginosa gestione delle problematiche sanitarie, tutte scaricate su sempre più oberati gestori di burocrazie.
Ora svuoterà l'ospedale oltre che di nuove nascite anche di eccellenze chirurgiche - internistiche e strumentali che si sono sviluppate negli anni.
Gli amministratori locali vanno esortati affinché seguano costantemente le sorti della sanità di valle a sostegno delle istanze dei loro residenti e dei professionisti che hanno deciso di scegliere l'Ospedale di Cles come luogo di lavoro".
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