«Il gioiello è un oggetto molto personale, se ti piace e
ti fa sentire bene lo si può indossare ogni giorno». Sofia Marinelli a trent"anni fa il lavoro che tutti gli amanti dell"alta
moda sognano: essere parte del team creativo di una maison del lusso. A Londra Sofia Marinelli, originaria di Ossana e sorella della sindaca di
fresca nomina Laura Marinelli, ci
arriva quasi per caso, per seguire un corso di perfezionamento dopo una laurea
magistrale e di specializzazione in Design della Moda al Politecnico di Milano,
un"esperienza di lavoro a Vicenza da Pianegonda e da tutor all"Università dove
fu studentessa. Nella capitale britannica avrebbe dovuto fermarsi solo per un
periodo: tre mesi che, invece, sono diventati cinque anni e oggi disegna gioielli da uomo e da donna e tutti quegli oggetti in metallo che
vanno applicati su vestiti, borse e scarpe per la casa di moda fondata dall"Hooligan
della moda Alexander McQueen e guidata
dal 2010 dal direttore creativo Sarah
Burton.
«Il lavoro è molto vario "“ racconta con entusiasmo la jewellery
designer -. Mi occupo della creazione del gioiello, dalla fase di ricerca
legata al marchio alla realizzazione. Prima di iniziare, ci viene comunicato il
tema della collezione su cui si andrà a lavorare e da lì partiamo: c"è una fase
molto importante di studio e di ricerca fatta su libri, mercatini del vintage o
altro e poi iniziamo a disegnare, chi a mano, chi al computer, diverse idee e proposte.
Si va poi in produzione». La creazione dei progetti è affidata a botteghe artigiane italiane,
dislocate tra Firenze e la zona dell"aretino, rinomate nel mondo per la
sapienza e la maestria che impiegano nella realizzazione di gioielli. «Ãˆ
bellissimo lavorare con gli artigiani toscani: il gioiello è un connubio di
creatività e manualità "“ aggiunge ancora -. Il nostro è un lavoro di team. Gli
oggetti nascono da un continuo scambio di idee tra i designer e i fornitori,
che danno vita a ciò che tu hai disegnato».
Dalla fase di ideazione all"arrivo
in negozio passano dai sei mesi a un anno e poi ci sono le sfilate di moda. «Ne
seguiamo quattro l"anno: due donna e due uomo "“ continua -. Sfiliamo solo a Parigi, alla Settimana della moda. È
sicuramente una soddisfazione vedere le nostre creazioni sulle passerelle o
indossate da personaggi famosi». Il lavoro non si è mai fermato, nemmeno in
piena emergenza sanitaria dovuta alla pandemia da Covid19: «Durante la prima
ondata abbiamo lavorato da casa per tre mesi. È stata una bella sfida: prima
ero con il resto del team in un open space dove potevo vedere quello che fanno
gli altri, le sarte che tagliano e cuciono gli abiti e i vari dipartimenti al
lavoro. Londra ora è allo stadio tre, tutto è chiuso e chi può lavora da casa. Noi
siamo rientrati in ufficio. Anche i grandi marchi della moda hanno risentito
della pandemia. Per il lusso il mercato di riferimento è l"Asia, che ora sembra
stia ripartendo».
Attualità
Sofia Marinelli
Designer di gioielli per Alexander McQueen
