CALDES. Dieci anni di passione, territorio e sapori autentici. L’Asta dei Formaggi di Malga, che chiude l’estate della Val di Sole, ha festeggiato il suo decimo anniversario. Un decennio dedicato alla valorizzazione delle eccellenze casearie alpine, frutto del lavoro instancabile di allevatori e casari che da secoli custodiscono saperi e tradizioni fondamentali per la vita nelle terre alte.
Nel tardo pomeriggio di ieri, 22 settembre 2025, il rito si è rinnovato a Castel Caldes: 22 forme di Nostrano, provenienti dalle malghe della Val di Sole, Giudicarie, Lagorai e Vezzene e sapientemente affinate dalla mano del mastro affinatore Adriano Dalpez, sono state battute all’asta, sotto la guida attenta del banditore Sergio Pelone. Settanta acquirenti selezionati si sono sfidati a colpi di paletta, in un’atmosfera vibrante di entusiasmo, orgoglio e profondo legame con il territorio. A impreziosire l’evento, presentato da Sandro de Manincor, il videomessaggio del ministro dell’Agricoltura, della Sovranità Alimentare e delle Foreste, Francesco Lollobrigida, che ha espresso ammirazione per l’iniziativa e ribadito l’impegno del Governo verso le sfide della montagna e la tutela della vita rurale.
Tre i formaggi che hanno raggiunto i 400 euro di valore: un semi-magro del 2002, proveniente dalla malga Montagnoli di Campiglio, un semigrasso del 2021 della malga Cercen, e, infine, un semigrasso del 2019 della malga Caldesa, prodotto dal casaro Cristian Stablum, che ha segnato anche il prezzo più alto al chilo, pari a 72,80 euro.
“Orami, dopo dieci anni, è diventato quasi un appuntamento tra amici - ha commentato Luciano Rizzi, presidente dell’Azienda per il Turismo e ideatore dell’asta – Con questa iniziativa volevamo dare il giusto valore a un prodotto straordinario, credo che ci siamo riusciti.”
Dopo i saluti istituzionali portati dal sindaco di Caldes Antonio Maini, il presidente di Trentino Marketing Gianni Battaiola ha posto l’accento sul concetto di “sostenibilità del progetto montagna” e ha sottolineato l’importanza della trasmissione culturale legata alla vita alpina.
Un racconto reso vivo dalla testimonianza della malgara Marisa Beltrami, affiancata dall’agronomo Francesco Gubert. Tra gli ospiti anche l’assessore provinciale al turismo Roberto Failoni e il presidente del Consorzio dell’Asiago Fiorenzo Rigoni, che hanno ribadito il valore strategico della montagna e delle sue produzioni, autentiche ambasciatrici di identità e qualità. Alla riuscita dell’evento hanno contribuito pure gli allievi del Centro Formazione Professionale Enaip di Ossana, che hanno aiutato gli chef Simone Iob e Gianpaolo Burba nella realizzazione dei piatti per il buffet e curando l’allestimento della sala e il servizio ai tavoli.
Gli studenti hanno inoltre preparato i cocktail di malga, creando delle nuove ricette con l'utilizzo anche di prodotti d'alpeggio, insieme al team del Rivabar - High Quality Drink, a riprova della grande considerazione per i giovani del territorio, futuri custodi di un patrimonio che si tramanda di generazione in generazione. Ad accompagnare la degustazione di formaggi di malga, era altresì presente Teroldego Evolution, l'associazione di 9 produttori della Piana Rotaliana.
Ad accogliere i partecipanti, nell’atrio del castello, una suggestiva mostra fotografica ha raccontato dieci anni di Asta attraverso i volti degli chef stellati che nel tempo hanno contribuito a rendere questo appuntamento un simbolo di eccellenza e cultura gastronomica.

