Politica Trento

Aprire le strade forestali ai cacciatori? 'Una proposta assurda e pericolosa'

Lo dichiarano le associazioni ambientaliste ENPA del Trentino, Legambiente Circolo di Trento, Io non ho paura del lupo, LAV Trentino, LIPU del Trentino, WWF Trentino-Alto Adige/Südtirol

Aprire le strade forestali ai cacciatori? 'Una proposta assurda e pericolosa'

TRENTO. “Aprire le strade forestali ai cacciatori? Una proposta assurda e pericolosa”. Lo dichiarano in un comunicato stampa le associazioni ambientaliste ENPA del Trentino, Legambiente Circolo di Trento, Io non ho paura del lupo, LAV Trentino, LIPU del Trentino, WWF Trentino-Alto Adige/Südtirol, esprimendo la loro ferma contrarietà alla proposta della consigliera Vanessa Masè di aprire le strade forestali ai mezzi dei cacciatori per la caccia al cervo.

“Si tratta – prosegue la nota - della peggior idea possibile per le nostre montagne. Ogni anno milioni di turisti scelgono il Trentino per la sua preziosa natura, per il silenzio dei boschi, per la possibilità di camminare e vivere la montagna in pace.

Ora la consigliera Masè vorrebbe trasformare le strade di montagna in autostrade per fuoristrada, con rumori, gas di scarico e pericoli a ogni curva: altro che ‘Respira, sei in Trentino’. Una scelta che sarebbe l’ennesima pubblicità imbarazzante per l’immagine del Trentino, oltre che un rischio reale per la sicurezza di chi frequenta sentieri e strade forestali, famiglie, escursionisti, raccoglitori di funghi e chi pratica sport in montagna. Questa proposta – si legge ancora - semplicemente legittima un approccio che tradisce lo spirito autentico della caccia e della montagna, trasformando la natura in un semplice sfondo da attraversare su quattro ruote.

Si tratta dell’’ennesimo privilegio a favore dei cacciatori, poco più dell’1% degli abitanti della nostra Provincia, che già gode di ampi privilegi. La vera sicurezza da difendere – è la conclusione - è quella delle persone che vivono e amano la montagna, non di chi vuole percorrerla in fuoristrada per hobby. Le Associazioni trentine chiedono con forza di stralciare la proposta e di essere ascoltate in commissione consiliare: scelte di questo tipo non possono essere prese ignorando chi difende ogni giorno il territorio e il suo futuro”.