Cultura Val di Non

Denno, riappaiono gli stemmi nella chiesa pievana

Sono alle battute finali i lavori di restauro

DENNO. Proseguono i lavori di restauro nella storia chiesa pievana dei santi Gervasio e Protasio e tornano a splendere alcuni elementi che uniscono arte, simbologia e araldica. Sono gli stemmi dell’estradosso dell’arco santo, dipinti nel 1543: tra essi si riconoscono quelli dei de Enno, dei Madruzzo, dei Thun, dei Truchsess von Waldburg.

E poi una fenice che risorge dalle fiamme con la scritta “ut vivat” (affinché riviva), e un pellicano che, simbolo eucaristico, nutre i piccoli con il proprio sangue dopo essersi ferito il petto, con la scritta “his qui diligunt” (fanno ciò quelli che amano).

"Ora - spiega Cristino Gervasi - le sembianze del pellicano e dei piccoli sono nuovamente ben definite, dopo che interventi precedenti li avevano di fatto assimilati a una seconda fenice"; un altro tondo presenta la raffigurazione di una piccola chiesa, probabilmente un riferimento al precedente edificio sacro esistente prima della riedificazione cinquecentesca.

I lavori di restauro, che hanno incluso una generale pulizia delle parti architettoniche, sono alla battute conclusive, in attesa della festa di inaugurazione, prevista per il prossimo 8 dicembre, festa dell'Immacolata, con la messa celebrata dal vescovo Lauro Tisi.