TRENTO. Cuba e il Mediterraneo si intrecciano al MUSE - Museo delle Scienze di Trento, nel concerto FOOD, la nuova avventura musicale del trombettista sardo Paolo Fresu e del pianista e “poliglotta musicale” cubano Omar Sosa. Si terrà giovedì 11 dicembre alle 20.45. Il progetto nasce da un anno intero di registrazioni effettuate in cucine, cantine e ristoranti: il tintinnio dei calici, l’olio che frigge, un coltello che affetta una carota, insieme alle voci di chi ogni giorno vive e prepara il cibo in italiano, sardo, friulano, spagnolo, francese, inglese e giapponese. Questi materiali diventano la tessitura sonora di FOOD: campionati, equalizzati e messi in loop, costituiscono la base delle composizioni originali del duo.
Il concerto chiude il ciclo degli eventi collaterali della mostra Food Sound, che da maggio a dicembre 2025 ha animato il museo con dieci attività dedicate al rapporto tra cibo, neuroscienze e percezione sensoriale.
FOOD (2023), prodotto da Fresu e Sosa, completa la trilogia iniziata con ALMA (2012) e EROS (2016). L’album si avvale di numerose collaborazioni - dal rapper newyorkese Kokayi a Cristiano De André, dal violoncellista brasiliano Jaques Morelenbaum alla cantante sudafricana Indwe e al percussionista americano Andy Narrell - e affronta il tema del cibo nelle sue dimensioni estetiche, etiche e sensoriali. Food è un viaggio musicale che esplora il piacere del gusto, della convivialità e della scoperta, ma che invita anche a riflettere sull’importanza di una sana alimentazione e sulla precaria sostenibilità del cibo nel mondo.
La mostra, aperta fino all’11 gennaio 2026, svela l’importanza della componente sonora nella nostra alimentazione, dalla stimolazione dell’appetito all’influenza sugli acquisti dei generi alimentari. Attraverso un approccio esperienziale, l’esposizione rende possibile conoscere i risultati e le scoperte di ricerche scientifiche legate alle neuroscienze e aumentare la propria consapevolezza riguardo all’uso dei suoni nel marketing. La mostra è stata ideata e curata da Vincenzo Guarnieri con Chiara Quartero e la supervisione scientifica di Massimiliano Zampini – CIMEC.

