INNSBRUCK. Grande soddisfazione per il Coro Santa Lucia di Magras, per aver avuto l’opportunità di accompagnare la messa solenne, domenica 7 dicembre, nel Duomo di Innsbruck. Il coro ha cantato la messa in cantoria, in prossimità dello stupendo organo magistralmente suonato dall’organista del Santa Lucia, il maestro Tiziano Rossi. Al termine della celebrazione il coro si è spostato in prossimità dell’altare principale e ha eseguito alcuni brani a cappella del proprio repertorio, riscuotendo un sentito apprezzamento dal notevole pubblico presente.
Proprio a Innsbruck, nel 1867, Franz Xaver Vitt pronunciò il discorso programmatico che gettò le basi per la costituzione dell’Associazione Generale di Santa Cecilia per i paesi di lingua tedesca e pochi anni dopo il cosidetto “Movimento Ceciliano” prese forma anche in Italia.
Il repertorio del coro è costituito quasi esclusivamente da musiche del “Cecilianesimo” che, sorto nella vicina Germania, ha saputo radicarsi nelle valli del Trentino e nei suoi piccoli paesi negli anni che vanno dal 1880 al 1960, grazie ad un proficuo apostolato di religiosi, esperti musicisti, diventandone un fondamentale tratto di identità e di tradizione locale, intensamente popolare.
Sono canti gregoriani e polifonici in lingua latina per voci virili, spesso accompagnati dall’organo, che abbracciano l’intero anno liturgico con brani processionali, mariani, natalizi, pasquali, esequiali, messe, vespri ed inni. Il coro è diretto da Fausto Ceschi fin dal 1990 e ha al suo attivo numerose esibizioni concertistiche in Italia e all’estero (Repubblica Ceca, Belgio, Germania, Polonia, Romania). Nel 2003 ha pubblicato l’audiolibro dal titolo “Le voci sacre del Cecilianesimo”, mentre nel 2014 il CD “Nelle chiese del Cecilianesimo". Nel settembre del 2010, per i vent’anni di attività, il coro ha organizzato l'importante convegno di studi “Fra Ratisbona e Roma, il Cecilianesimo nelle valli alpine”.
Nel corso degli anni ha raccolto un importante patrimonio di spartiti musicali, dimenticati nelle sacrestie delle chiese della Val di Sole e della Val di Non, dopo la riforma liturgica del Concilio Vaticano II, ed ha costruito un archivio di partiture che nel 2023 è confluito in un database online. Il database indicizzato raccoglie più di 3.000 spartiti di musica sacra, manoscritti e a stampa, d'epoca compresa tra gli ultimi decenni del XIX e la prima metà del XX secolo.
Attualmente il coro ha in programma la realizzazione di un audiolibro dedicato ai compositori Trentini del “Cecilianesimo”.

