ven 06 dic 2024 12:12 • Dalla redazione
Grande partecipazione a Terzolas per la rievocazione dei 250 anni della riforma scolastica
TERZOLAS. Tornare a scuola per una sera, con Maria Teresa d’Austria. Ha attirato un numeroso e interessato pubblico l’appuntamento promosso dal Centro Studi per la Val di Sole, ieri 5 dicembre nella sala nobile della Torraccia. Una serata dedicata ai 250 anni della riforma scolastica varata il 6 dicembre 1774, con la quale veniva istituita la scuola elementare obbligatoria in tutti i territori ereditari.
A 250 anni esatti dalla sua promulgazione, dopo i saluti del presidente Marcello Liboni e della sindaca Luciana Pedergnana, è stato lo storico Alberto Mosca ad accompagnare il pubblico alla scoperta della figura della grande sovrana e della sua opera, partendo dal contesto europeo e da quello trentino di metà Settecento, in un tempo di crisi nel quale nuove potenze come quella prussiana iniziavano a imporsi, mentre lo stato trentino viveva i suoi ultimi anni di esistenza.
Quindi lo sguardo si è concentrato sulla “tradizione” scolastica viva nelle valli del Noce fin dal medioevo, grazie all’opera di privati, confraternite e comunità, con gli esempi di Marco da Cles nel 1373, della confraternita dei santi Fabiano, Rocco e Sebastiano di Malé nel 1545, del testamento di Bartolomeo Pezzen di Croviana nel 1605, della scuola per ragazzi e ragazze di Peio nel 1739.
Poi l’attenzione si è concentrata sui caratteri della riforma teresiana, subito applicata nei territori immediatamente soggetti all’impero e solo un ventennio dopo, nel 1795, in quelli soggetti all’autorità del principe vescovo.
Infine, si è dato spazio all’esame della sua applicazione in Val di Sole, attraverso i resoconti degli ispettori scolastici e spingendo lo sguardo fino alla metà dell’Ottocento.
La serata è stata patrocinata dal Comune di Terzolas, dalla Cassa Rurale Val di Sole e dal BIM dell'Adige.