Skin ADV

Magnini e Moreschini, doppio argento a Campiglio

dom 28 mar 2021 17:03 • Dalla redazione

Nelle finali di Coppa del mondo l’Italia e il Trentino si confermano ai vertici dello sci alpinismo

CAMPIGLIO. Sul traguardo di Madonna di Campiglio, nell’ultimo atto della tre giorni delle Finali della Coppa del Mondo di skialp, arrivano due podi di gara tutti solandri grazie a Davide Magnini secondo senior, e Lisa Moreschini seconda under 20.

Per l’Italia quella di oggi è stata una giornata da incorniciare anche perché a trionfare, al termine dei 13,5 km con un dislivello di 1.670 metri con tre salite e altrettante discese, tracciate sui versanti del Monte Spinale, è stato il piemontese Matteo Eydallin, che ha concluso con il tempo di 1h23’36”, precedendo di 52 secondi il trentino di Vermiglio Davide Magnini, mentre la sfida per il terzo gradino del podio si è risolta addirittura allo sprint con il valdostano Nadir Maguet, capace di precedere il valtellinese Michele Boscacci. Un poker tutto italiano, come era prevedibile, nella competizione individual.

A spezzare l’egemonia azzurra ci ha pensato il francese William Bon Mardion, che è di casa a Madonna di Campiglio, visto che ha vinto ben 4 volte la Ski Alp Race Dolomiti di Brenta, e in questa occasione è giunto quinto a 3’39” dal vincitore. Sesto quindi Robert Antonioli, che in questo modo conquista per la quarta volta in carriera la classifica generale dopo i trionfi del 2017, 2019 e 2020.

Nella categoria under 20 femminile, su un percorso di 7,8 km e un dislivello di 900 metri, la grande battaglia si è giocata in casa Italia fra la valtellinese Samantha Bertolina e la trentina della Val di Pejo Lisa Moreschini.

Autoroen Aprile

La portacolori del Monte Giner è stata in testa per più di metà gara, perdendo però troppo tempo ai cambi assetto e chiudendo sul traguardo con 14 secondi di ritardo dall’amica rivale, che conquista la Coppa del Mondo generale e di specialità.

L’Italia vince 4 coppe del mondo di categoria

Grande Italia anche nell’edizione 2021 della Coppa del Mondo di sci alpinismo, con un bottino di 4 vittorie di categorie overall, 4 coppette di specialità individual, 2 vertical race e 1 sprint. Merito di Robert Antonioli che si aggiudica la generale con 764 punti, contro i 733 di Thibault Anselmet e i 623 di Davide Magnini. Nella generale femminile trionfa Axelle Gachet Mollaret con 836 punti, davanti alla svedese Tove Alexandersson, penalizzata per non essersi presentata alla premiazione della gara sprint e perdendo di fatto la Coppa generale. Nella under 23 maschile vittoria azzurra di Andrea Prandi (916 punti), davanti ai due svizzeri Arno Lietha e Florian Ulrich. Nella under 23 femminile trionfa Giulia Murada con 1090 punti, davanti alla trentina Giorgia Felicetti con 929 punti e alla francese Marie Pollet Villard con 929. Scendendo nella under 20 maschile successo per l’austriaco Paul Verbnjak con 944 punti, sugli svizzeri Thomas Bussard con 704 e Leo Besson con 665. Quindi nella under 20 femminile Samantha Bertolina è prima con 1013 punti, davanti a Lisa Moreschini con 923 e a Caroline Ulrich Svizzera con 815.

A Matteo Eydallin la Coppa di Specialità Individual

Sono 4 le coppette che si è aggiudicata l’Italia per quanto riguarda la specialità individual. Nella senior ha trionfato Matteo Eydallin con 373 punti, davanti Davide Magnini con 343 e a Robert Antonioli con 314. Fra le donne prima la francese Axelle Gachet Mollaret con 390 punti a, davanti a Tove Alexandersson con 361 e ad Alba De Silvestro con 325. Scendendo nella under 23 maschile ha vinto Andrea Prandi con 400 punti, contro i 270 di Sebastien Guichardaz e i 206 del francese Baptiste Ellmenreich. Nella under 23 donne Giulia Murada prima con 400 punti, Giorgia Felicetti seconda a 351 punti e terza Marie Pollet Villard con 333.

Nella under 20 maschile primo l’austriaco Paul Verbnjak con 400 punti, seguito dallo spagnolo Albert Perez Angles con 288 e dallo svizzero Robin Bussard con 253 punti. Infine nella under 20 femminile domina Samantha Bertolina con 390 punti, seguita da Lisa Moreschini con 370 e la francese Margot Ravinel con 316.



Riproduzione riservata ©

indietro