PEIO. La regina del Vioz: è la giovane sci alpinista di Peio Lisa Moreschini, classe 2001, tesserata con il G.S.Monte Giner, che dopo un passato da fondista e da saltatrice, ha trovato nella disciplina delle pelli di foca, lo sci alpinismo, la sua dimensione sportiva.

Anche nei mesi estivi sale al Vioz per poi ritornare a Peio paese, tanto per tenersi allenata per la stagione invernale, alternando sedute di Mtb e di skiroll, seguita dal tecnico Pier Ettore Gabrielli.

Lisa ha cominciato quasi per scherzo, tre anni fa al Presena, in una gara Nazionale di sci alpinismo, spinta dallo zio Mario, quando provò questa disciplina. Fu subito un successo, con una vittoria su atlete già inserite nelle squadre nazionali.

L’anno scorso è arrivata la partecipazione ad alcune gare nazionali e la vittoria del titolo tricolore e una vittoria in Coppa del Mondo a Berchtesgaden in Germania. Lisa ha potuto conoscere grazie ai tecnici il mondo dello sci alpinismo in tutte le sue sfaccettature. Quest’anno, conseguita la maturità, si è potuta impegnare sempre più assiduamente alle gare nazionali di Coppa Italia e le convocazioni in squadra nazionale non si sono fatte attendere.

Dopo l’argento e un bronzo in Coppa del Mondo a Ponte di Legno, ai Campionati Italiani in casa a Vermiglio ha colto un bel 2°posto, come a Roccaraso, un 2° e un 3° posto.  In Coppa Italia è andata a podio a La Thuile e a fine gennaio a Verbier (Svizzera) ha vinto la sua seconda gara in Coppa del Mondo, conquistando il podio a Flaine (Francia) e Val Martello, sempre in Coppa del Mondo. Ai primi di marzo ad Andorra, ai Campionati Mondiali ha colto un 4° posto, un bronzo e un argento.

Infine, nella finale di Coppa del Mondo a Madonna di Campiglio, Lisa ha inanellato un 2°, un 3° e un 5° posto che le sono valse il 2°posto nella classifica finale del circuito Coppa del Mondo 2021.

Con questi risultati, anche i media, i siti specializzati, la stampa, come il mondo sportivo non solo solandro parlano di lei, orgogliosi della regina del Vioz, che seriamente continua ad allenarsi, con quel carattere riservato e un grande motore sempre pronto a competere, appena indossato il pettorale di gara.