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Il sindaco Battisti punta su turismo e ambiente (16)

ven 16 apr 2021 10:04 • By: Lorena Stablum

A poco più di sei mesi dalle elezioni comunali, NOS Magazine intraprende un viaggio tra i comuni delle valli del Noce, ascoltando le voci dell’amministrazione e, dove presente, della minoranza. Stavolta andiamo a Ronzone

RONZONE. Al suo arrivo Marco Battisti, nuovo sindaco di Ronzone, ha trovato un comune attrattivo e vivace, che ha saputo valorizzare le proprie caratteristiche diventando una meta interessante grazie alla presenza di un paio di chicche come il Giardino della Rosa, inserito nell’elenco dei parchi più belli d’Italia, e l’Aqualido. Una strada già tracciata che l’amministrazione attuale intende continuare a seguire.

Sindaco, qual è la situazione a poco più di sei mesi dalle elezioni?

In alta Val di Non sono un sindaco nuovo tra tanti colleghi riconfermati. Per me è sicuramente un’esperienza stimolante e nuova. Sono contento di questa opportunità. Stiamo vivendo un periodo contradditorio, caratterizzato dalla situazione generale legata all’andamento della pandemia. Speriamo di riuscire metterci alle spalle presto questo periodo.

In questi mesi, avete già ottenuto qualche risultato concreto?

Stiamo lavorando per portare avanti il piano dei lavori pubblici che ci siamo prefissati.

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A fine maggio saranno ultimati anche i lavori al Giardino della Rosa, dove abbiamo previsto un nuovo ingresso, l’ampliamento della biglietteria con un generale ampliamento del giardino.

Quali sono invece i prossimi obiettivi e i temi prioritari ai quali dare attenzione?

L’ulteriore sviluppo del prodotto turistico è uno degli obiettivi principali. Quando ripartirà la stagione estiva, Ronzone potrà contare su delle peculiarità che permettono ai nostri ospiti di poter vivere una vacanza all’aria aperta come richiede il momento attuale. L’Aqualido, il Giardino della Rosa, accanto ai musei e alla possibilità di organizzare eventi, naturalmente nel pieno rispetto dei protocolli, sono per noi dei punti di forza. Vedremo se e come si potrà ripartire con la cultura e quali saranno i protocolli anche se l’apertura fatta in vista degli Europei di calcio fa ben sperare.

In chiave di valorizzazione turistica, la Val di Non sta pensando a importanti investimenti per la realizzazione dei tratti mancanti di pista ciclabile. Un percorso dovrebbe proprio collegare l’alta valle alla bassa.

Certamente si parla di un investimento importante su prodotto bike, che interesserà tutta la valle. Un po’ come si è fatto sul Lago di Garda.

Come sta vivendo la sua comunità l’emergenza sanitaria?

Il Covid ci ha duramente colpiti soprattutto nella seconda ondata. Abbiamo vissuto un periodo difficile. Non ci sono stati grossi problemi di distanziamento, è venuto quasi naturale e la cittadinanza è stata rispettosa delle norme. Da fine gennaio a una settimana fa circa, eravamo un Comune Covid-free. È difficile capire come il virus viaggia e si muove. Basti vedere cosa è successo in Alto Adige. Speriamo nel passaporto europeo e che in previsione dell'inverno possano tronare a circolare i turisti esteri. Sarebbe davvero importante per tutto l’indotto turistico. L’aspetto più preoccupante è quello economico. 



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