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Un’amministrazione giovanissima (20)

mar 20 apr 2021 09:04 • By: Lorena Stablum

A poco più di sei mesi dalle elezioni comunali, NOS Magazine intraprende un viaggio tra i comuni delle valli del Noce, ascoltando le voci dell’amministrazione e, dove presente, della minoranza. Stavolta andiamo a Sporminore

SPORMINORE. È una giunta giovanissima, con un’età media che non supera i 35 anni, quella che guida il sindaco di Sporminore Diego Giovannini. Un gruppo coeso, come afferma il primo cittadino, che amministra il Comune della bassa valle per la prima volta. «Siamo una squadra che va molto d’accordo e che ha la stesse ampie vedute e idee» aggiunge il sindaco.

A sei mesi dalle elezioni, quali sono le priorità dell’amministrazione?

Al nostro insediamento, abbiamo trovato un Comune in buono stato. Stiamo quindi procedendo su quanto fatto dalla passata amministrazione. Non abbiamo cambiato rotta. I tempi burocratici, purtroppo, non sono dei grandi amici dell’amministrazione pubblica, ma abbiamo comunque dei progetti che vogliamo sviluppare soprattutto in ambito turistico.

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Intendiamo valorizzare il territorio, senza però stravolgerlo.

Sporminore è uno dei Comuni che fa capo al Parco Naturale Adamello Brenta. Quali sono i progetti in questo settore?

Sicuramente il rapporto con il Parco è molto importante e, come detto, la nostra amministrazione intende valorizzare il territorio e l’ambiente. Con il Parco inoltre porteremo avanti lavori di sistemazione e manutenzione dei sentieri, per dotarli anche di tabelle.

Melinda ha recentemente annunciato che sta pensando di diversificare la produzione avviando la coltivazione di vigne in Val di Non. Tra le zone che si stanno valutando per questa nuova attività c’è anche Sporminore. Da sindaco e da imprenditore agricolo, cosa ne pensa?

Per me, si tratta di un’iniziativa molto positiva. È bene pensare a nuovi progetti di diversificazione anche in un momento di variabilità: nei prossimi 5 o 6 anni il mercato potrebbe variare molto. La bassa Val di Non è sicuramente vocata alla viticultura. Già 30, 40 anni fa qui si coltivavano viti riuscendo anche a produrre un buon vino. Qualche vitigno, inoltre, esiste tuttora e non sarebbe male ampliare la produzione. 



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