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Andrea Paternoster, il giorno della commozione

lun 26 apr 2021 19:04 • By: Lorena Stablum

Si sono tenuti oggi i funerali dell’apicoltore morto in un brutto incidente stradale

VIGO DE TON. “Per colui che porta la pena e la lira sei il sole che illumina la strada. Equivali a tutte le bellezze, al colore, alla luce, ai suoni”. È il giorno dell’ultimo saluto del poeta del miele. Oggi alle 15, nel piazzale antistante alla sua azienda, gli amici commossi si sono riuniti, per dire addio ad Andrea Paternoster, apicoltore innamorato come pochi del nettare d’orato prodotto dalle api, grande divulgatore e narratore dell’essenza del miele.

Conosciuto in tutta Italia, Paternoster se ne è andato a 54 anni per le ferite, troppo gravi, riportate nell’incidente stradale avvenuto il 15 aprile scorso sull’autostrada del Brennero, all'altezza di Nogaredo Ovest in direzione Modena. L’imprenditore si trovava a bordo di un furgone guidato da un trentenne, anche lui rimasto ferito nello scontro quando il mezzo ha urtato violentemente un tir che procedeva lentamente in coda.

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Unanime era stato il cordoglio per la scomparsa dell’imprenditore giunto dalla Val di Non e dal mondo enogastronomico italiano.

Tra gli amici che hanno espresso tristezza anche il famoso cantante e trombettista italiano Roy Paci che sulla sua pagina Facebook ha scritto: “Mercoledì scorso mi telefonasti e tra le tante risate mi chiedesti se il tuo pacco era stato consegnato. Ti dissi di no e mi promettesti che, se non fosse arrivato a casa mia, l'avresti portato tu di presenza. Ti piaceva assai Palermo e la Sicilia tutta e volevi coinvolgermi in un percorso sulle Madonie alla ricerca delle api nere selvatiche. Ti ho fatto pure promettere di venire giù a Maggio, avevo preparato le bocce di vino supersiculo che ti piaceva tanto. Giovedì mattina mi bussano alla porta e mi consegnano il tuo dono, una scatola piena di delizie e alcune tue invenzioni in via di sperimentazione. Faccio la foto, te la mando via whatsapp e parto per quattro giorni fuori città per lavoro. Lunedì mattina rientro a casa e guardando il pacco mi viene in mente che al mio messaggio non avevo ricevuto nessuna risposta. Senza disturbarti cerco di geolocalizzare la tua posizione lavorativa e scopro che non ci sei più. Uno schianto in autostrada il giovedì e la tua dipartita domenica. Bella sorpresa mi hai fatto. Oltre a questa lettera scritta a mano che adesso faccio fatica a rileggere, ai tuoi occhi dolci carichi di simpatia e generosità, ai tuoi mieli che non so se aprirò mai e al suono delle tue fragorose risate, mi rimarrà il desiderio di vederti rincorrere le api su quest'isola che amavi tanto. Adesso ti immagino da qualche parte dello spazio ad impollinare di felicità e gioia i fiori più belli dell'universo. Buon viaggio Andrea, sei stato e sarai sempre nettare per i miei pensieri ed esempio di gentilezza d'animo. Però mannaggia al befferdo destino, quanto mi mancherà ridere insieme fratello”. 



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