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Le priorità a Dambel: nuovi spazi urbani e acqua per i meleti (29)

mar 18 mag 2021 14:05 • By: Alberto Mosca

A poco più di sei mesi dalle elezioni comunali, NOS Magazine intraprende un viaggio tra i comuni delle valli del Noce, ascoltando le voci dell’amministrazione e, dove presente, della minoranza. Stavolta andiamo a Dambel

DAMBEL. Riqualificazione urbana e sviluppo agricolo: il sindaco Carlo Polastri prosegue in continuità il proprio mandato, individuando in questi temi le priorità per la propria azione amministrativa.

“Tra i progetti in corso – spiega Polastri – la nuova copertura dell’area verde destinata alle feste; un’opera che va a sostituire il vecchio tendone e che speriamo che a breve possa essere ampiamente utilizzata dai residenti e dalle associazioni”.

Non si tratta dell’unico intervento di riqualificazione urbana in atto: “Provvederemo alla demolizione del vecchio edificio municipale, allo scopo di realizzare un parcheggio e dare maggiore spazio al circondario: a Dambel abbiamo tante case disabitate e crediamo che una generale riqualificazione possa aiutarci a invertire la tendenza.

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Lo spazio che ricaveremo, fuori del traffico, potrà essere utilizzato per manifestazioni, anche a vantaggio del bar, di proprietà comunale, favorendo l’aggregazione”.

“Infine – aggiunge Polastri – siamo attivi nella solita manutenzione ordinaria e straordinaria, a partire dalle strade: abbiamo sostituito le griglie che non erano più a norma, allo scopo di evitare incidenti alle biciclette che numerose passano per il nostro paese”.

Anche un comune con una spiccata vocazione frutticola come Dambel partecipa con interesse al dibattito sulla risorsa idrica da destinare alle esigenze irrigue: “Abbiamo molti problemi da questo punto di vista – spiega Polastri – un po’ d’acqua la prendiamo dal rio Sass ma con i limiti di deflusso minimo vitale abbiamo qualche problema nei periodi di maggior consumo. Inoltre, parliamo di 50 anni fa, quando facevo l’acadór, nella zona di Fondo la frutticoltura non esisteva, mentre ora si è espansa con un conseguente uso d’acqua che ne fa avanzare per noi una quantità minore, insufficiente; per questo cerchiamo soluzioni soddisfacenti per entrambi.”

Ma l’acqua dove va presa? “In Val di Sole, dal lago, dal Novella – conclude Polastri – siamo aperti a diverse soluzioni: vediamo come evolverà la situazione, ma certo è che questo è oggi il problema più grosso per la nostra comunità e una soluzione va trovata”.



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