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75 anni fa, la Repubblica

mer 02 giu 2021 08:06 • By: Alberto Mosca

Una storia che vide protagoniste due donne legate alle valli di Non e di Sole

Maria de Unterrichter e Elsa Conci

TRENTO. La Repubblica Italiana compie 75 anni. Era il 2 e 3 giugno 1946 quando il referendum istituzionale sancì la fine della monarchia e la nascita della repubblica, con il Trentino che ebbe il record di voti a favore della scelta repubblicana, ben 192.123 (85%) contro i 33.903 per la monarchia. Per esempio, al secondo posto troviamo la provincia di Bologna, nella quale i voti per la repubblica raggiunsero l’80,5%.

A seguito del risultato referendario venne costituita un’Assemblea Costituente, organo legislativo elettivo cui venne affidato il compito di stendere la Costituzione. Le sedute si svolsero fra il 25 giugno 1946 e il 31 gennaio 1948. Votò inoltre la fiducia ai gioverni che si susseguirono in quel periodo.  

Dal collegio di Trento fecero parte dell’assemblea, oltre a Gigino Battisti (alla cui morte subentrò Danilo Paris), Luigi Carbonari, Alcide De Gasperi, anche due donne legate alle valli del Noce, in particolare a Mollaro e Ossana.

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Elisabetta “Elsa” Conci (Trento, 1895 – Mollaro, 1965), fu insegnante impegnata a favore dell’istruzione dei bambini meno abbienti. Prima fascista, abbandonò il partito dopo le leggi razziali; nel dopoguerra fu tra le fondatrici della Democrazia Cristiana. Nel 1946 entrò nell’Assemblea Costituente della Repubblica Italiana, scrivendo con altre gli articoli 29, 37 e 51. Eletta in Parlamento, vi rimase fino alla morte; fu cofondatrice e presidente della European Union of Women.

Maria de Unterrichter Jervolino (Ossana, 1902 – Roma, 1975), dopo gli studi a Roma entrò in politica nell’area cattolica, diventando la prima presidente della Fuci femminile. Trasferitasi a Napoli a seguito del marito, Angelo Raffaele Jervolino, che pure venne eletto alla Costituente, entrò all’Assemblea eletta nel Collegio Unico Nazionale, facendo poi parte della commissione per i Trattati internazionali e assistendo Alcide De Gasperi nella stipula dell’accordo De GasperiGruber. Attiva nella promozione di politiche di uguaglianza di diritti tra uomo e donna, si impegnò per l’approvazione della legge Merlin che condannava la prostituzione e il suo sfruttamento; sostenne Maria Montessori e il suo metodo educativo, tanto da diventare presidente dell’Opera Nazionale Montessori. 



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