Skin ADV

Jacopo Dell’Eva, centauro di Pit Bike

mar 13 lug 2021 16:07 • By: Lorena Stablum

Il giovane di Cusiano sta scalando le classifiche delle competizioni nazionali

CUSIANO. È una passione che nasce quasi per caso. Quando un giorno arriva in casa una minimoto che ripara insieme al padre. Oggi Jacopo Dell’Eva, 19 anni appena, scende in campo sui circuiti motociclistici in competizioni di livello nazionale ottenendo anche dei buoni risultati.

Da due anni la sua specialità è la Pit Bike, una mini-moto nata per girare nelle pit-lane alle corse delle dirty bike, e corre nel team ACBM Racing. Di Cusiano, frazione del Comune di Ossana, Jacopo è un giovane postato, che dopo la maturità appena conseguita all’Istituto tecnico Costruzioni, Ambiente e Territorio, quello che una volta era la scuola di geometri, pensa all’Università. “Mi piacerebbe iscrivermi a Mediazione linguistica” ci dice. Nel frattempo, alterna il lavoro estivo in un distributore di benzina della valle alle gare di moto con la consapevolezza che far diventare quella che è una grande passione in un lavoro professionistico è oggigiorno sempre più difficile. “Qualche anno fa, se eri bravo e fortunato, c’era chi magari sceglieva di investire su di te – ammette -.

Autoroen Aprile

Ora, invece, la differenza la fanno perlopiù le possibilità economiche. È abbastanza difficile perciò diventare un professionista. Intanto, mi godo la mia passione”.

Ma come ci arriva Jacopo su una moto? “Per caso – racconta –. Qualcuno ha regalato a papà una minimoto che non funzionava. L’abbiamo aggiustata insieme e lì ho iniziato. Sono, poi passato al cinquantino da trial di mio zio e successivamente ho acquistato un mini quod iniziando a frequentare sempre di più questo mondo. Ho conosciuto tantissime persone. Un giorno, con mio padre decidiamo di andare a Bolzano perché sappiamo che fanno provare le moto. Parlando del più e del meno, vengo a sapere delle gare di Pit Bike e decido di provare a iscrivermi”. Era il 2020 e per chi è sempre stato abituato a guidare i quod il passaggio non è proprio immediato. “Ho dovuto imparare la postura, a gestire la mini moto – aggiunge ancora – All’inizio, non ho avuto grandi risultati. Quest’anno, invece, la stagione sta già andando meglio, fin dalla prima gara. Per arrivare preparato, durante l’inverno, mi sono allenato molto seguendo un programma specifico di preparazione atletica”.

E cosa ne pensano mamma e papà di questa avventura del figlio? “Il papà è molto orgoglioso – conclude -. La mamma anche, ma ha qualche paura in più. La prima volta che è venuta a vedermi, ho rischiato un incidente e si è spaventata. Con la moto, capita di cadere. Mi è successo più di una volta, ma per fortuna non mi sono mai fatto nulla di troppo importante. Anche gli amici sono orgogliosi. Uno ha deciso di correre nella mia squadra e sono molto contento di avere qualcuno con cui condividere, oltre che la passione, anche le trasferte. Poi, quando siamo in pista, si entra in competizione”.

La prossima partenza in griglia che vedrà tra i protagonisti anche il nostro giovane solandro sarà nel weekend del 31 luglio e 1° agosto sul circuito di Pomposa, in provincia di Ferrara. 



Riproduzione riservata ©

indietro