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Tubone: un fiume di reazioni

ven 10 set 2021 09:09 • By: Alberto Mosca

Dopo il voto del consiglio provinciale che ha bocciato la mozione che chiedeva un progetto alternativo a quello di prelievo idrico sul Noce in Val di Peio presentato dal CMF di secondo grado della Val di Non, il dibattito scoppia sui social

VALLI DEL NOCE. Nonostante 29.000 firme raccolte, il consiglio provinciale ha bocciato la mozione che chiedeva un progetto alternativo a quello di prelievo idrico sul Noce in Val di Peio presentato dal CMF di secondo grado della Val di Non (leggi qui)

E le reazioni in rete e sui social non si sono fatte attendere: come quella di Luciano Dell’Eva, ex sindaco di Ossana, che sul proprio profilo Facebook ha scritto: “Acqua del nostro amato fiume Noce, quando i 'politici' non riescono ad ascoltare le esigenze o le indicazioni di un intero territorio (29.000 firme), forse sono solo dei politicanti! Sarebbe indispensabile sentire la voce dei nostri sindaci, loro dovrebbero rappresentarci e dar seguito alle nostre convinzioni”.

Anche Francesca Leonardi, di Caldes, campionessa del mondo di rafting ha detto la sua: “Il Torrente Noce è la nostra casa, il nostro territorio, il nostro campo di allenamento, la nostra scuola, la nostra vita!  Questa meraviglia e gioiello della natura, nonché casa delle attuali campionesse del mondo di rafting 2021, Martina Bonomi e la sottoscritta Francesca Leonardi, va protetto, va valorizzato! Deve restare e poter dare la possibilità a molti altri di goderne delle sue splendide acque! Viva il Noce, che possa sempre scorrere libero e selvaggio! Aiutateci tutti a fare in modo che sia così!

Quindi Alessandro Fantelli, capo del gruppo di minoranza del comune di Dimaro Folgarida e vicepresidente della Federazione italiana Rafting: “La petizione online sul fiume Noce e le sue 29.

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000 firme rappresentano un risultato eccezionale. Cittadine e cittadini della Val di Sole e del mondo intero con la sottoscrizione attraverso la propria email testimoniano che il Noce non ha confini, è patrimonio dell'umanità e simbolo di biodiversità e di uno sviluppo turistico ed economico diverso legato a natura, territorio e sport. 5 anni fa in questo periodo svolgevamo la prima marcia fluviale per gridare la nostra contrarietà a progetti di derivazione idroelettrica che ne avrebbero minato la bellezza e l'equilibrio. A distanza di qualche anno siamo ancora qui a manifestare la nostra contrarietà ad ogni nuovo progetto di derivazione da questo magnifico torrente. P.s. se invece che le firme serviranno altri tipi di manifestazioni per farci ascoltare sappiate che siamo pronti!

Una presa di posizione cui ha fatto seguito quella di Giacomo Bezzi, vecchia conoscenza della politica trentina: “Serve una strategia diversa, la raccolta firme e le mozioni non servono a nulla... Serve politica non antipolitica, per risolvere questo problema, per il resto alcuni dovrebbero guardarsi allo specchio prima di parlare o scrivere”.

I lettori di NOS hanno commentato la decisione della giunta di non perseguire soluzioni alternative al prelievo in Val di Peio: si va dall’indignato “no comment”, ad un rassegnato “hanno già deciso tutto”; altri parlano di “dittatura: siamo in mano a gente senza scrupoli pur di riempirsi il portafoglio”; altri ricordano “Vergogna! Ricordiamoci alle elezioni il bene che certi "politici" vogliono alla Val di Sole, alla sua immagine naturalistica e alla forza economica conseguente!”.



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