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Parte il progetto Ossanat

sab 16 ott 2021 11:10 • Dalla redazione

Dall'alta Val di Sole una nuova strategia di tutela ambientale

OSSANA. “lI nostro sistema economico è dipendente dalla biodiversità”: l'ultima, autorevolissima, conferma di quanto il nostro benessere dipenda dalla salute degli ecosistemi è arrivata pochi mesi fa dal governo britannico, all'interno di un rapporto ormai noto come “The Dasgupta review“. Tuttavia, la qualità della biodiversità mondiale sta velocemente peggiorando: un milione di specie viventi su 8 milioni è a rischio, tanto da far denunciare esplicitamente il rischio di una “sesta estinzione di massa”. E tutto ciò si sta già trasformando in un ostacolo ai progressi ambientali, economici e sociali. Non a caso, l'Ue ha lanciato una strategia apposita per la biodiversità che si pone il traguardo della tutela del 30% delle aree marine e terrestri nel territorio dell'Unione. Per riuscirci però servono impegno capillare e anche strumenti innovativi, che rendano i cittadini agenti primari di questo sforzo.

Una possibile best practice in tal senso arriva da un piccolo comune dell'alta Val di Sole: Ossana, un borgo medievale in cui la consapevolezza del connubio uomo-natura è probabilmente più alta che altrove forse per il peculiare contesto in cui è collocato: il suo territorio insiste, per circa due terzi della sua superficie, nella Zona Speciale di Conservazione (area Natura 2000) Vermiglio – Folgarida. Il resto del territorio è caratterizzato da altre aree silvo-pastorali ad alto valore naturalistico. L'amministrazione comunale ha quindi ideato un programma, finanziato con 30mila euro – 20mila dei quali coperti dal Piano di Sviluppo Rurale operazione 761 - e denominato “Ossanat”.

La peculiarità del progetto Ossanat è di essere costruito attorno ai principi della citizen science, un paradigma di studio e apprendimento basato sull’interscambio tra pubblico ed esperti, condividendo osservazioni ed esperienze.

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Non più informazioni “calate dall'alto” e slegate dal contesto in cui ci si trova: in tal modo le persone cessano di essere soggetti passivi e si trasformano in operatori attivi, capaci di imparare prima di tutto dall’esperienza. Comprensione teorica e apprendimento delle buone pratiche costituiscono così il viatico per la formazione di cittadini consapevoli del loro ruolo nella tutela dell’ambiente e della biodiversità in senso partecipativo.

Gli eventi, che coinvolgeranno anche scuole elementari e medie, consistono in iniziative di animazione territoriale, uscite didattiche, cicli di laboratori naturalistici, workshop aperti alla popolazione oltre alla costruzione di un percorso tematico abbinato a un gioco per dare rilievo a piccoli luoghi caratteristici.

Il percorso è ovviamente a disposizione di tutti, dagli studenti al pubblico, dai residenti ai turisti. Per affrontarlo al meglio è possibile utilizzare una app interattiva: l’itinerario, infatti, verrà segnalato con appositi QR code che permetteranno ai visitatori di visualizzare online le informazioni corredate di immagini e ascoltare gli audio sviluppati con tecniche del sound design per favorirne la fruizione da parte delle persone con disabilità.

Il progetto, affidato all’associazione di promozione sociale L'Alveare è già partito nella sua fase organizzativa. Le prime iniziative con turisti e scuole, invece, sono previste per l’inizio del 2022 ed entreranno a pieno regime nei mesi successivi. Tre le attività di divulgazione per il pubblico: si segnala un ciclo di 28 incontri di due ore a cadenza settimanale (che inizierà in estate) con uscita sul territorio per parlare di biodiversità, utilizzo delle risorse e citizen science. Contestualmente, verrà sviluppato il programma “Biodigital Storytelling - QR di Biodiversità” costituito da un percorso tematico fisico e digitale, con la creazione di una webapp interattiva, sulla biodiversità e il rapporto tra uomo e ambiente in Val di Sole. L’iniziativa “Biospotted! Cassette Nido” prevede infine l’installazione di una fototrappola, dotata di tecnologia 4G/LTE per la trasmissione di immagini e video da collocare nelle aree individuate come corridoi ecologici.

Le attività di formazione per le scuole includono diversi programmi: “Costruttori di Biodiversità”, che coinvolge le classi Seconde della scuola ENAIP in un percorso didattico per imparare a conoscere la biodiversità delle foreste e dell’ecosistema paese partendo dal riconoscimento di alcuni uccelli e animali che li abitano. “Ossana paese delle Rondini”, un percorso di apprendimento della biodiversità che parte dall'individuazione di alcuni uccelli insettivori con l’impiego della piattaforma iNaturalist e prevede un’escursione tra il Castello di San Michele il centro storico di Ossana per verificare quali nidi siano stati occupati e segnalare la presenza di rondini e rondoni sistemando a tale scopo alcuni tappetini adesivi (l’evento intende sensibilizzare tutta la popolazione sull’importanza dei nidi urbani). “Biorienteering”, che si svolge nelle foreste ed è dedicato in particolare alla silvicoltura naturalistica. “Workshop Nidi Urbani”, un corso teorico-pratico per la costruzione di cassette nido, hotel per gli insetti e mangiatorie.



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