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Da Chicago al mondo: perché si festeggia il 1° maggio

ven 01 mag 2020 09:05 • By: Alberto Mosca

La Festa dei lavoratori nacque ufficialmente a Parigi il 20 luglio 1889

Giuseppe Pellizza da Volpedo, Il Quarto Stato, 1901. Milano, Museo del Novecento.

Se la nascita ufficiale della Festa dei Lavoratori è data a Parigi nel 1889, in realtà i fatti che portarono alla sua nascita ebbero luogo a Chicago tre anni prima, nel 1886. Il 1° maggio di quell’anno venne indetto uno sciopero generale in tutti gli Stati Uniti con il quale gli operai rivendicavano migliori e più umane condizioni di lavoro: all’epoca i turni erano anche di 16 ore al giorno e la sicurezza pressoché inesistente, con numerose morti sul lavoro.

La protesta proseguì per giorni fino a che il 4 maggio si arrivò allo scontro fisico con la polizia: morirono 11 persone e da allora il fatto venne chiamato “il massacro di Haymarket”.

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Per questo il 20 luglio 1889, la Seconda Internazionale, organizzazione fondata dai partiti socialisti e laburisti europei, a congresso a Parigi decise di promuovere una grande manifestazione con la quale chiedere la riduzione a 8 ore della giornata di lavoro. E nel momento di scegliere il giorno, optò per il 1° maggio, in omaggio ai fatti di Chicago.

E la prima edizione della manifestazione, il 1° maggio 1890, ebbe un’altissima adesione, nonostante la repressione di molti governi europei.

Un manifesto tedesco del 1°Maggio del 1898.

La Festa del Lavoro e dei Lavoratori è diventata festa nazionale italiana nel 1947.

Negli Stati Uniti, paese da cui tutto ebbe inizio, la festa dei lavoratori si celebra il primo lunedì di settembre. 



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