sab 22 gen 2022 10:01 • Dalla redazione
Le domande andranno presentate entro il prossimo 28 febbraio
TRENTO. Formazione, assistenza e innovazione. Ammonta a 135.600 euro il valore complessivo dei fondi europei e statali dedicati al miglioramento delle condizioni della produzione e della commercializzazione dei prodotti dell’apicoltura in Trentino nell’annualità 2021-2022. Un’iniziativa nell’ambito del sottoprogramma apistico provinciale, approvato dalla Giunta nel 2019. L'esecutivo ha stabilito - su proposta dell'assessore Giulia Zanotelli - i termini del bando per la concessione dei finanziamenti dedicati ad enti, apicoltori, produttori apistici e forme associate nell’annualità 2021-2022. Le domande andranno presentate al Servizio agricoltura della Provincia entro il prossimo 28 febbraio.
Tra le azioni finanziabili figurano i corsi di aggiornamento e la formazione tecnica degli apicoltori, l'assistenza tecnica, nonché l'acquisto delle attrezzature (smielatori, maturatori, invasettatrici, produzione di fogli cerei, ecc.
) per l'allestimento di piccoli laboratori, e le
campagne di campionamento finalizzate all'applicazione di strategie di lotta
alle malattie caratterizzate da basso impatto chimico degli alveari. Confermato
anche l'acquisto di arnie "antivarroa" e con sistemi di trattamento
termico e l'acquisto di macchine, attrezzature e materiali vari per l'esercizio
del nomadismo. È inoltre previsto il finanziamento di sistemi di monitoraggio e
controllo da remoto degli alveari, utili per avere informazioni in tempo reale
sull'attività delle api, sulle condizioni degli alveari e sull'andamento
meteorologico.
Una specifica azione riguarda poi la presa in carico di spese per le analisi
chimico-fisiche, melissopalinologiche (riconoscimento dei pollini per risalire
all'origine botanica e geografica del miele), dei residui e dei contaminanti,
analisi che saranno incrementate e che si accompagneranno a controlli sulla
veridicità di quanto dichiarato in etichetta. Previste, infine, misure di
sostegno per il ripopolamento del patrimonio apistico attraverso il
finanziamento dell'acquisto di sciami ed api regine (sottospecie Apis mellifera
e Apis mellifera carnica); con l'obiettivo di ridurre l'importazione di api da
altre zone con i relativi rischi sanitari e di ibridazione incontrollata. È
infine previsto un sostegno finanziario per l'acquisto di arniette di
fecondazione, apidea, incubatrici, kit traslarvo ecc. da parte degli apicoltori
che producono api regine e famiglie.