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Lo sapevate?

gio 24 mar 2022 15:03 • By: Classe IV del Cfp Enaip Alberghiero di Ossana

Piccole curiosità dal mondo del formaggio e del cioccolato dal Cfp Alberghiero di Ossana

Trentingrana d'alpeggio con cioccolato bianco fuso

Questo contenuto informativo è stato prodotto nell’ambito del progetto “Tu Sei” che coinvolge Confindustria e gli Istituti professionali trentini. Nello specifico, la classe IV del Cfp Enaip Alberghiero di Ossana ha prodotto contenuti informativi originali per la rivista online nosmagazine.it, edita dall’agenzia di comunicazione Nitida Immagine (Cles-TN), associata a Confindustria.

  • Che un buon cacao si riconosce dalla grande persistenza nel gusto e nel rumore che fa spezzandolo? Più lo “snap” è secco, migliore è la qualità del cioccolato…
  • Che nel passato il formaggio, merce rara, veniva stagionato per dargli maggior forza nutritiva e quindi poterne ridurre il consumo, in modo da farlo durare più a lungo? Se vogliamo, l’opposto di quanto si trova oggi sul mercato di largo consumo… Il formaggio poi era fondamentale, come ottimo sostituto della carne, nell’integrare l’alimentazione nei numerosi giorni di “magro” che caratterizzavano l’anno nei secoli passati.

    Autoroen Aprile

  • Che fino all’Ottocento era vivo nella Chiesa il dibattito sulla cioccolata? Il problema era stabilire se il suo consumo rompeva o meno il digiuno quaresimale… La cioccolata si beve o si mangia?
  • Che il latte in polvere si diffuse a partire dal 1860, grazie all’intuizione del farmacista svizzero Henri Nestlé? In quell’anno sviluppò un alimento per neonati che non potevano essere nutriti al seno. Il latte in polvere inoltre era più facilmente trasportabile e conservabile più a lungo. Un primo procedimento di realizzazione del latte in polvere venne brevettato nel 1847, ma alcuni rudimentali procedimenti risalgono al XIII secolo.
  • Che nel medioevo e fino all’età moderna sui pascoli della Val di Sole di allevavano più caprini e ovini che non bovini? La capra era più rustica, necessitava di meno cure, si alimentava autonomamente nel bosco e quindi costava meno. Solo tra Cinque e Seicento si diffuse maggiormente l’allevamento bovino.
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