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Lo storico dazio si svela

ven 05 giu 2020 16:06 • By: Alberto Mosca

I lavori di restauro della facciata del dazio di Fucine di Ossana regalano nuove scoperte

Nuove scoperte allo storico dazio di Fucine di Ossana. I lavori di restauro in corso di svolgimento hanno infatti portato alla luce altre raffigurazioni.

Il dazio di Fucine venne edificato dall’autorità vescovile nel 1671, affidato al daziario Carlo Busetti, che svolgeva lo stesso ufficio a Vermiglio per il principe vescovo Sigismondo Alfonso Thun.

Ed è proprio lo stemma dei Busetti ad essere stato portato in luce, al centro della composizione che vede ai lati due figure dipinte di armigeri.

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Completano la decorazione della facciata una meridiana, lo stemma del principe vescovo Sigismondo Alfonso Thun, un affresco votivo con san Carlo Borromeo tra i santi Antonio da Padova e Francesco d’Assisi.

Quello di Fucine fu l’ultimo arrivato di una serie di dazi presenti in Val di Sole, strategica via commerciale che fin dal medioevo univa la Lombardia con le piazze di Bolzano e di Trento. Il dazio di Vermiglio è attestato nel 1331 e quello di Dimaro, nel 1387.

Anche questi, seppure meno riccamente rispetto a quello di Fucine, sono dipinti, unici esempi in tutto il Trentino occidentale.



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