sab 30 apr 2022 12:04 • Dalla redazione
Una mostra fotografica a Palazzo Trentino sulla storia dell’ente
TRENTO. Il Soccorso Alpino e Speleologico Trentino
festeggia con una mostra fotografica allestita a Palazzo Trentini il 70esimo anniversario di fondazione. Inserita
nell’ambito del Trento Film Festival, la mostra, con fotografie di ieri e di
oggi e attraverso un percorso di 7 parole chiave, ripercorre i 70 anni di
storia dell’ente, in cui l’immutato spirito di solidarietà di soccorritrici e
soccorritori appassionati di montagna si lega alle evoluzioni dei materiali,
dei mezzi e delle tecniche di soccorso.
Era il 1952: dopo un drammatico incidente sulle Dolomiti di Brenta che scosse tutta Italia, nel quale persero la vita tre giovani escursionisti, rimasti imprigionati per giorni in un crepaccio insieme a una quarta compagna di cordata unica sopravvissuta, nascono in Trentino le prime Stazioni del Corpo Soccorso Alpino, grazie all’idea e alla visione del medico e satino Scipio Stenico, insieme a Mario Smadelli e Carlo Colò.
Tramite un’organizzazione strutturata di soccorso in montagna – che da lì in pochi anni si diffonderà in tutta Italia – venivano istituzionalizzate le forme di aiuto che da sempre avevano caratterizzato le comunità alpine, fin da quando le alte quote erano diventate uno straordinario terreno di avventura e di scoperta.
La mostra fotografica si snoda in un percorso di sette parole chiave, che racchiudono il fulcro dell’attività del Soccorso Alpino e Speleologico e che aiutano a ripercorrere le evoluzioni e i progressi compiuti in questi primi 70 anni di storia.
La prima parola chiave, “Passione”, è stata scelta perché il Soccorso Alpino e Speleologico vive grazie alla passione per la montagna e allo spirito di solidarietà di centinaia di soccorritrici e soccorritori volontari; la parola “Formazione” vuole porre l’attenzione sull’impegno dei soci in termini di addestramento per garantire competenza e professionalità, “Struttura” sta per l’organizzazione centrale e territoriale che l’ente si è dato per assicurare efficienza e tempestività nei soccorsi, “Innovazione” perché le evoluzioni dei materiali, dell’attrezzatura e dei mezzi a disposizione hanno influenzato nel profondo il modo di fare soccorso, “Cielo” perché l’impiego dell’elicottero ha rivoluzionato sotto molti aspetti lo stesso concetto di soccorso alpino, “Soccorso sanitario” e “Prevenzione” i due cardini dell’attività del Soccorso Alpino e Speleologico, presenti fin dal principio nella visione del fondatore Scipio Stenico.
Completano la mostra, due filmati storici provenienti dall’archivio della Biblioteca della Montagna della SAT e oggetti e attrezzatura di ieri e di oggi, tra cui lo zaino, le scarpette, l’imbrago e la corda del grande alpinista Marino Stenico, gentilmente concessi in prestito dal Soccorso Alpino e Speleologico dell’Alto Adige.
La mostra non sarebbe stata possibile senza il supporto della Biblioteca della Montagna – Archivio storico della SAT che ha messo a disposizione, oltre ai due filmati, le fotografie dei primi anni di vita del Corpo Soccorso Alpino, della Fototeca documentaria dell’Altopiano della Paganella, del fotografo Marco Busacca per le fotografie più attuali e del Trento Film Festival per averla inclusa nel programma della sua settantesima edizione.
La mostra sarà visitabile a Palazzo Trentini fino 13 maggio (orario 9.30-18.30) e sabato 14 maggio (orario 9.30-12.30), nell’ambito del programma del 70. Trento Film Festival, si sposterà quindi nel periodo estivo e autunnale in diverse località del Trentino, laddove sono attive le Stazioni del Soccorso Alpino e Speleologico, il vero cuore di tutta l’organizzazione.
Nell’ambito del 70. Trento Film Festival è in programma anche una serata evento dedicata al Soccorso Alpino e Speleologico Trentino, condotta da Hervè Barmasse e con la partecipazione dell’attore Andrea Castelli e del pianista Antonio Maria Fracchetti, giovedì 5 maggio alle 21 al Teatro Sociale di Trento.