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Termenago rinasce e fa spettacolo

sab 25 giu 2022 11:06 • By: Alberto Mosca

'Siamo stati audaci, coraggiosi e determinati' commenta con soddisfazione la sindaca di Pellizzano Francesca Tomaselli. Il progetto per Termenago ha conquistato i fondi governativi del PNRR

Salendo verso Termenago

TERMENAGO. “È partito tutto da qui, dall’antica chiesa di San Nicolò a Termenago e dall’uso che gli abitanti spontaneamente ne fecero dopo la prima guerra mondiale. Le persone si ritrovavano insieme in modo conviviale e mettevano in scena commedie e piccoli spettacoli”.

Così Francesca Tomaselli, sindaca di Pellizzano, in un lungo post contenuto nella “Stanza del Sindaco” di Facebook, commenta a caldo la bella notizia che nei giorni scorsi ha raggiunto il comune dell’alta Val di Sole, premiato dal Consiglio dei Ministri con la vittoria nel bando “Borghi” relativo al PNRR.

Il progetto, insieme a quelli proposti da Palù del Fersina e da Pieve Tesino, i tre comuni trentini premiati, si intitola "Termenago: teatro, cinema e spettacolo" ed è nato attorno ad un’idea innovativa ad impronta culturale, che considera il teatro e le arti dello spettacolo come straordinarie espressioni della creatività contemporanea, ma anche come base efficace di sviluppo sociale ed economico di un territorio.

“Siamo stati audaci, coraggiosi e determinati – commenta Tomaselli - per tre mesi abbiamo scritto, progettato condiviso e ideato un progetto che si è rivelato vincente partito dalla voglia di valorizzare un’intera frazione del Comune. Abbiamo incontrato partner che da subito hanno creduto nell’idea. La parrocchia con don Enrico Pret che ha concesso l’uso della chiesa, l’Asuc di Termenago con la messa a disposizione dei beni di uso civico hanno permesso di creare un progetto completo con la capacità di valorizzare in borgo nei suoi aspetti culturali, storici e paesaggistici”.

Elektrodemo

Il progetto, finanziato per 1.582.000 euro, si struttura con interventi fortemente integrati, evoluzione del percorso Laboratorio Montagna partito nel 2017 in collaborazione con la Provincia Autonoma di Trento e l’Asuc di Termenago: in questo contesto il restauro della chiesa offrirà uno spazio culturalmente significativo a laboratori della formazione teatrale e rappresentazioni per la comunità; i laboratori residenziali di alta formazione per professioni del teatro e dello spettacolo, motore del progetto, saranno possibili grazie alla qualità dei corsi e al recupero della canonica come struttura ad uso turistico; l’anfiteatro vegetale, sentiero e terrazzamenti saranno legati ed interconnessi quali luoghi magici per la realizzazione di spettacoli dal vivo, ma anche spazi di formazione e approfondimento sui temi della sostenibilità e della biodiversità. Inoltre, anfiteatro e chiesa stimoleranno la produzione teatrale, ricerche sul borgo, eventi teatrali itineranti con attori locali e scuole; il fermento derivato dal teatro spingerà a valorizzare gli spazi di valenza storico-paesaggistica e rafforzerà il Museo diffuso; in particolare il recupero dei terrazzamenti riaprirà un percorso adatto alla mobilità lenta quale palcoscenico itinerante. Con la messa a disposizione di terrazzamenti, nuove imprese agricole potranno avviare antiche e nuove coltivazioni e l’indotto generato dal progetto e la stabilità delle iniziative a trazione privata creeranno lo spazio per esercizi commerciali, della ristorazione e la messa a disposizione di appartamenti nel modello di albergo diffuso.

La piazza di Termenago

Sono 12 i partner coinvolti: Asuc di Termenago, Centro servizi culturali Santa Chiara, Fondazione “E. Mach”, Centro di formazione professionale “G. Veronesi”, Apt della Val di Sole, Centro Studi per la Val di Sole, Proloco di Pellizzano, Compagnia teatrale “Un paese nelle nuvole”, Cassa Rurale Val di Sole.

Infine i tre partner privati Nuova Era Film srl, Associazione S. Vigilio e azienda agricola Olga Casanova. Con queste realtà partirà un intenso confronto operativo che durerà fino al 2026.

Si partirà subito – conclude Tomaselli - perché i tempi del Pnrr sono strettissimi”. A partire da ottobre 2022 partiranno i corsi di formazione utilizzando spazi messi a disposizione dai privati. Simultaneamente partiranno le ricerche storiche e le indagini antropologiche che daranno poi vigore e anima agli interventi correlati. Il secondo anno (2023) sarà dedicato alle progettazioni, alla formalizzazione degli appalti con l’inizio dei lavori. Partirà la comunicazione con analisi per definire la brand identity e lo sviluppo del portale web di destinazione. Inizieranno le attività nelle scuole locali e le ricerche di FEM. Con la conclusione di tre degli interventi strutturali (estate 2024) il sistema dei corsi di formazione in residenza sarà completo. Nel 2025 l’anfiteatro vegetale sarà disponibile e il progetto sarà pronto per “volare con le proprie ali”.


I due campanili, della chiesa quattrocentesca e della nuova ottocentesca

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