lun 04 lug 2022 09:07 • Dalla redazione
Le operazioni di ricerca da parte della Protezione civile sono proseguite nella notte
TRENTO. Sono proseguite nella notte, con il supporto dei droni dei Vigili del fuoco e del Soccorso Alpino, i sopralluoghi della Protezione civile del Trentino sull’area interessata dal distacco del seracco della calotta di Punta Rocca sulla Marmolada, ad una quota di 3.200 metri. Le vittime accertate finora sono 6. In corso le operazioni di riconoscimento.
Per segnalazioni o richieste di informazioni - esclusivamente da parte di familiari di eventuali persone disperse - la Provincia autonoma di Trento ha attivato il numero di telefono 0461.495272 (gli operatori rispondono 24 ore su 24). “Questa è una giornata di lutto per il Trentino. Oggi è accaduta una tragedia che nessuno era in grado di prevedere.
Ringraziamo gli uomini e le donne della Protezione civile, scesi in campo per le operazioni di ricerca e soccorso impegnati in queste difficile ore. Alla luce dei pericoli legati ad eventuali nuovi distacchi, la nostra priorità è tutelare la loro incolumità” sono state le parole del presidente della Provincia autonoma di Trento, Maurizio Fugatti, affiancato dal dirigente generale del Dipartimento protezione civile Raffaele De Col, intervenuti in serata nel corso di un incontro con la stampa presso la sala operativa allestita a Canazei presso la caserma dei vigili del fuoco volontari, sede anche del Soccorso alpino.
Il presidente Fugatti ha seguito la situazione sul posto
sin dai primi momenti, nel primo pomeriggio di ieri, mantenendosi in contatto
con il premier Mario Draghi, la
presidente del Senato Maria Elisabetta
Alberti Casellati e il capo della Protezione civile nazionale, Fabrizio Curcio, oltre che con i
presidenti della Provincia autonoma di Bolzano Arno Kompatscher e della Regione Veneto Luca Zaia. I feriti che attualmente sono ricoverati negli ospedali
di Trento, Bolzano, Belluno e Treviso sono 8, di cui due versano in gravi
condizioni.
Sono in corso le verifiche per identificare i proprietari delle 16 auto che
attualmente si trovano nei parcheggi situati nei pressi dei sentieri di accesso
all’area.