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Spormaggiore, incontro ravvicinato uomo-orsa

lun 01 ago 2022 12:08 • Dalla redazione

Secondo le ricostruzioni il plantigrado ha messo in atto un finto attacco per difendere il cucciolo

Cuccioli di orso (ph. C. Frapporti - Archivio Servizio Foreste e fauna PAT)

SPORMAGGIORE. È confermato l’incontro ravvicinato con un’orsa accompagnata da un cucciolo di cui è rimasto involontario protagonista un uomo che si trovava nei boschi di Spormaggiore con il proprio cane (libero, ma a pochi metri dal padrone). A comunicarlo, dopo che ne ha dato notizia il quotidiano l’Adige, è il Servizio Faunistico della Provincia autonoma di Trento che evidenzia come, secondo quanto ricostruito dalla testimonianza dell’escursionista, dopo l'incontro l'animale abbia messo in atto quello che tecnicamente viene definito un falso attacco e successivamente abbia inseguito l’uomo per un breve tratto, fino a quando non ha scavalcato la recinzione di un frutteto da dove poi ha raggiunto la sua abitazione. Anche il cane è rincasato in un secondo momento.

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Sono in corso ulteriori accertamenti da parte dei forestali.

“La presenza di cuccioli accompagnati dalla madre è un fattore che può innescare eventuali falsi attacchi o comportamenti aggressivi in occasione di incontri ravvicinati – si legge nella nota diffusa dall’ufficio stampa della Provincia - Va comunque detto che la maggior parte degli orsi fugge immediatamente dopo avere percepito la presenza umana. Tuttavia è possibile che sorprendere involontariamente un’orsa con uno o più cuccioli a breve distanza (per esempio perché ci si muove velocemente, in silenzio e magari contro vento), possa provocare una reazione improvvisa e automatica di paura da parte dell'animale adulto, volta alla difesa della prole”.

Per evitare incontri a sorpresa con gli orsi – sono le prescrizioni - è utile fare del rumore ogni tanto o parlare ad alta voce, soprattutto se si è soli e nel bosco c'è scarsa visibilità. È inoltre importante ricordarsi di tenere il proprio cane al guinzaglio quando ci si muove in zone di presenza del plantigrado. Se il cane è libero c’è infatti il rischio che rincorra un orso, disturbandolo o attaccandolo, e che lo porti poi verso di noi nel tornare indietro in cerca di protezione. Sul sito Grandicarnivori.provincia.tn.it è inoltre disponibile una mappa che permette di conoscere le aree del Trentino in cui è stata segnalata la presenza di femmine di orso accompagnate da cuccioli e una mappa che indica le zone frequentate dagli orsi dotati di radiocollare.



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