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«All’Ospedale di Cles posti letto ridotti e personale carente»

ven 16 set 2022 10:09 • Dalla redazione

Il consigliere provinciale di Futura Paolo Zanella interroga

CLES. A fronte di 5 posti letto in terapia intensiva ne sono stati eliminati 5 in degenza ordinaria. A segnalarlo è il consigliere provinciale di Futura Paolo Zanella che con un’interrogazione torna sulle criticità vissute dall’Ospedale di Cles. In particolare, il consigliere parte dalla notizia diffusa dall’assessora Stefania Seganana dell’inaugurazione “in pompa magna il terzo piano ristrutturato dell’ospedale delle Valli del Noce, realizzato con i fondi nazionali del Piano di riorganizzazione della rete ospedaliera e in parte con fondi provinciali. Un intervento che ha consentito di aggiungere ai posti di letto ordinari 9 posti letto attrezzati di terapia semintensiva (prima erano 5, quelli di alta intensità) e di portare su un unico piano tutta l’Unità operativa di medicina interna. Peccato però, evidenzia il consigliere che “quello che l’assessora si è dimenticata di dire è che, per fare spazio ai posti letto in più di terapia subintensiva, sono stati eliminati 5 posti letto di degenza ordinaria, la cui assenza si fa già sentire, visto che si è costretti ad appoggiare alcuni pazienti in chirurgia”.

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“Non avendo personale sufficiente per garantire i criteri di assistenza richiesti dalla delibera n. 1117/2017 – aggiunge quindi Zanella -, i nuovi posti di semintensiva (4 su 9) sono temporaneamente chiusi. Dalla risposta all’interrogazione del sottoscritto del 6 gennaio scorso risulta infatti che per garantire un’assistenza adeguata all’area subintensiva della medicina sono necessari 10 infermieri e 6 Oss, numeri attualmente non disponibili e secondo le bozze di revisione del DM 70/2015 di organizzazione degli standard ospedalieri, i posti letto di terapia intensiva e subintensiva dovrebbero essere aggiuntivi e non sostitutivi della dotazione di posti letto disponibili, già pesantemente tagliati nei decenni scorsi”. Ecco, quindi, che il consigliere chiede chiarimenti per sapere “perché i posti letto di terapia subintensiva medica in più nell’ospedale di Cles hanno di fatto rimpiazzato - e non integrato - i posti letto di degenza ordinaria; qual era il tasso di occupazione dei posti letto di degenza ordinario prima dell’attuale organizzazione; se il tasso fosse superiore al 90%, per quale ragione si è pensato di tagliare i posti letto di degenza ordinaria, anche alla luce dell’attuale andamento demografico e in che tempi si pensa di dare risposta al fabbisogno di personale assistenziale per permettere l’entrata in funzione a pieno regime dei posti letto di terapia subintensiva”.



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