gio 29 set 2022 12:09 • Dalla redazione
Importante iniziativa dell’Associazione Italia-Austria ospitata al Parlamento austriaco per ricordare Bartolomeo Carneri
VIENNA. È stato
per vent’anni deputato al Parlamento di Vienna, è stato filosofo e scrittore ma
soprattutto viene ricordato per aver tradotto in tedesco la Divina Commedia.
Proprio quest’ultimo aspetto è stato al centro della trasferta viennese
organizzata dall’Associazione
Italia-Austria che al Parlamento di Vienna ha promosso un incontro per
rendere omaggio a Bartolomeo Carneri,
nato a Trento nel 1821 e morto a Maribor nel 1909. Un trentino illustre che
pochi conoscono nonostante la sua opera di traduzione dell’opera dantesca
rappresenti tutt'oggi un riferimento culturale per l'intera area di lingua
tedesca.
Il programma della conferenza ha previsto i saluti introduttivi del presidente dell’Associazione Italia-Austria, Fabrizio Paternoster, che ha messo in risalto come l’iniziativa viennese rientri in un percorso di approfondimento e valorizzazione di personalità che hanno costituito un elemento di congiunzione tra Italia ed Austria nel campo istituzionale, scientifico, culturale, artistico e sociale.
Sono quindi intervenuti il sindaco di Cles, Ruggero Mucchi, il presidente del Consiglio comunale di Trento, Paolo Piccoli (intervenuto in collegamento video causa la concomitanza con impegni istituzionali), il presidente della Società Dante Alighieri di Vienna, Alfred Noe, e la presidente dell’Associazione Austria-Italia di Vienna, Michaela Steinacker. La figura di Bartolomeo Carneri è stata illustrata dalle due relazioni principali della serata curate da Paola Maria Filippi e Gianfranco Deflorian mentre le conclusioni sono state affidate al segretario generale dell’Associazione Italia-Austria, Giorgio Martini.
Carneri, le cui origini della famiglia sono a Cles, annovera tra i suoi parenti contemporanei il famoso darvinista e biologo Giovanni Canestrini originario di Revò. Di grande rilievo sono state anche le due opere Darvinismo e moralità (Sittlichkeit una Darvinismus) e poi L'uomo moderno (Der Moderne Mensch). Carneri riscuote inoltre una straordinaria considerazione da parte della prima donna insignita del premio Nobel per la pace Berta von Sutter. Tra i due si instaura un approfondito e intenso epistolario.