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Degasperi: 'Centralina di Nanno, la Provincia intende tutelare l'interesse pubblico?'

mar 08 nov 2022 12:11 • Dalla redazione

La vicenda della struttura idroelettrica del Comune di Ville d'Anaunia finisce sui banchi del Consiglio provinciale

NANNO. “Centrale idroelettrica di Nanno: il Comune cede la proprietà per una cifra irrisoria. È tutelato l’interesse pubblico?” La domanda arriva dal consigliere provinciale di Onda Filippo Degasperi, che con interrogazione depositata in Consiglio provinciale chiede di capire se il governo provinciale intenda intervenire sulla vicenda legata alla centralina “per tutelare l’interesse pubblico”.

Nell’interrogazione il consigliere ricostruisce la vicenda: il Comune di Ville d’Anaunia è proprietario per i 3/5 di una centralina idroelettrica insistente sul territorio di Nanno, mentre i restanti 2/5 sono di proprietà della Tassullo Energia Srl, acquistati all’asta dopo il fallimento della precedente proprietaria individuata in Tassullo Energia Spa. “In data 20 luglio 2022 – scrive Degasperi - la Tassullo Energia srl avrebbe inviato al Comune di Ville d’Anaunia una proposta di accordo transattivo e divisionale al fine di addivenire allo scioglimento della comunione immobiliare e ottenere così l’assegnazione della quota dei 3/5 di proprietà del Comune, attraverso una procedura di mediazione con valutazione del valore degli immobili, nonché delle migliorie apportate dopo il 2002 a carico di Tassullo Energia. A tal fine, mentre veniva esperita CTU a mezzo dell'ing. omissis, il Comune di Ville d’Anaunia esperiva con deliberazione n. 218 dd. 28.10.2021 un CTP nella persona dell’ing. omissis. Nella consulenza tecnica fornita dal CTU Ing. omissis verrebbe stimato un valore complessivo del bene pari a € 204.964,64, di cui € 163.594 per l’edificio e € 41.370 per il terreno, e un valore dell’immobile al netto delle migliorie apportate pari a €94.117,94. Considerato che il Comune di Ville d’Anaunia risulta proprietario del bene in oggetto per i 3/5, il valore dell’immobile di sua proprietà sarebbe di circa €56.000 a cui aggiungere una somma di €8.179,73 pari alla stima del valore locatizio annuale, con deliberazione n. 41 dd. 28.07.2022, il Consiglio comunale avrebbe approvato la proposta di Tassullo Energia srl accettando un conguaglio di € 62.

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000 per il valore dell’immobile. È da evidenziare, però – aggiunge Degasperi -, che durante la procedura di mediazione il CTP nominato dal Comune avrebbe riportato diverse osservazioni per evidenziare come la stima effettuata dal CTU non fosse realistica e come il valore del bene in questione dovesse essere molto più alto. La perizia evidenzia infatti come sotto ogni aspetto preso in considerazione la stima effettuata dal CTU risulta essere troppo riduttiva. Per quanto riguarda la stima del valore di mercato dell’immobile non sarebbero stati presi in considerazione tanti fattori quali l’esposizione, la vista, la luminosità, la disponibilità di altri edifici simili sul mercato, la posizione e la destinazione d’uso, ma ci si sarebbe basati solo sulla somma dei costi che un imprenditore deve sostenere per acquistare il terreno e realizzare il fabbricato. Per quanto riguarda il valore di costruzione dell’immobile, scrive ancora Degasperi, la stima del CTU di 900 €/m2 risulterebbe eccessivamente riduttiva, dal momento che tutte le recenti costruzioni in Val di Non con destinazione d’uso produttivo/commerciale sono state realizzate con un prezzo medio di 1.500€/mq, un valore che dovrebbe essere applicato anche all’immobile in oggetto, in considerazione delle sue caratteristiche. Per quanto concerne invece il valore del terreno, si deve innanzitutto considerare che gli immobili (ricompresi in un’area di pascoli e in parte in riserva naturale e nel sistema complesso di Interesse alpino e fluviale), sono oggi ricompresi in Area per infrastrutture tecnologiche e telecomunicazioni; a ciò consegue l’unicità del sito, essendo impensabile riuscire a trovare un’analoga localizzazione con caratteristiche idonee alla realizzazione di una simile centrale idroelettrica. La mera valutazione di 70,00 €/mq (ricavata da valori tabellari per situazioni generiche) per la superficie catastale di 909 mq della particella, può essere accettabile solamente qualora ricorrano delle condizioni di concorrenza, ovvero qualora esista la possibilità di realizzare l’edificio in più localizzazioni differenti. Nel caso in questione, l’edificio poteva e può essere realizzato solamente nell’attuale localizzazione e quindi non sussistono le condizioni per applicare una valutazione media di 70,00 €/ mq, come è stato fatto. Infine, in merito alla valutazione del canone di locazione, anche in questo caso bisogna considerare la contestualità dell’immobile e quindi la sua posizione, unica, e la redditività intrinseca dell’edificio in relazione alla destinazione d’uso, che è certamente rilevante (considerando anche lapossibilità di sfruttare l’energia prodotta per attività di mining, come utilizzato da Tassullo Energia). In conclusione, la perizia effettuata dal CTP, evidenzia come una stima più realistica del valore dell’immobile e del terreno, per l’unicità dello stesso e per le potenzialità consentite dall’edificio, risulti essere molto più alta di quanto esposto nella relazione di stima del CTU Ing. omissis e stimabile in un valore di quasi 600.000,00 € per l’edificio ed il terreno, mentre per il canone di locazione non inferiore a 13.000,00 €/anno. Nonostante le osservazioni fatte dal CTP, nominato proprio dal Comune di Ville d’Anaunia, con deliberazione n. 41 dd. 28.07.2022, il Consiglio comunale avrebbe approvato la proposta di accordo transattivo e divisionale formulata da Tassullo energia S.r.l., prendendo atto del valore complessivo del bene in oggetto come stimato dal CTU e accettando un conguaglio pari a €62.000 e un indennizzo di €98.000 per il godimento esclusivo pregresso”.

Secondo Degasperi quindi “è grave che, da come appare, la perizia del CTP non sia stata presa in considerazione e che un bene di proprietà del Comune sia stato venduto a molto meno del suo valore effettivo, in contraddizione con quello che dovrebbe essere il compito degli amministratori, ovvero tutelare l’interesse pubblico di fronte a quello privato”.

 



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