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Apprendisti Ciceroni alla scoperta della chiesa di San Luigi

sab 12 nov 2022 12:11 • Dalla redazione

Tornano le Giornate FAI per le scuole con gli alunni della primaria della Borgata

MALÉ. Tornano nella settimana dal 21 al 26 novembre le “Giornate FAI per le scuole”, manifestazione tutta dedicata alle scuole che da undici anni il FAI – Fondo per l’Ambiente Italiano ETS organizza, su modello delle Giornate FAI di Primavera e d’Autunno. Le Delegazioni di migliaia di volontari della Fondazione, diffusi e attivi in tutte le regioni, apriranno oltre cento luoghi speciali che saranno visitati da studenti iscritti al FAI con la loro classe. Le classi “Amiche FAI” saranno guidate da altri studenti, appositamente formati per l’occasione dai loro insegnanti in collaborazione con il FAI: gli Apprendisti Ciceroni. Migliaia di ragazzi saranno “Ciceroni” per un giorno: accoglieranno ragazzi come loro portandoli alla scoperta di chiese, palazzi, parchi e giardini storici, monumenti e istituzioni del loro territorio, raccontandone la storia, mostrandone i capolavori e i particolari curiosi, e trasmettendo così ai loro pari un valore, che loro per primi hanno scoperto in un’esperienza che non dimenticheranno, che li renderà cittadini più consapevoli e attivi, primi difensori e promotori del patrimonio culturale dell’Italia. In Val di Sole, il gruppo FAI Val di Sole Val di Non collabora con la scuola primaria Cesare Cristoforetti di Malé per aprire alla visita la Chiesa di San Luigi lunedì 21 novembre dalle 14 alle 16.

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La chiesa dell’ex convento

Nel 1742, dopo lunghe trattative, i padri cappuccini ottennero il permesso di fondare un convento con annessa chiesa a Malé; i lavori di costruzione si conclusero nel 1744 e il tempio, dedicato a san Giovanni Nepomuceno, venne benedetto il 20 settembre dal canonico Giuseppe Giovanni Michele Lodron, e consacrato il 4 luglio dell'anno seguente dal vescovo coadiutore di Trento Leopoldo Ernesto Firmian. Nell'altare maggiore vennero collocate le reliquie dei santi martiri Onesto, Bonifacio, Candido, Giocondo e Onorato. Il convento venne secolarizzato per cinque anni tra il 1810 e il 1815 (usato come alloggio per truppe militari di passaggio), dopodiché rimase in attività sino al 24 luglio 1892, quando tutto il complesso fu colpito da un gravissimo incendio che distrusse la chiesa; il complesso venne quindi ceduto al comune, che convertì il convento in scuola e fece ricostruire la chiesa negli anni seguenti, partendo dal livello del pavimento della struttura precedente: il nuovo luogo di culto venne intitolato a San Luigi Gonzaga. A parte l'aggiunta di una cappella laterale, nel 1931-32 non sono documentate modifiche alla chiesa; si segnalano l'aggiunta di arredi per la realizzazione dell'adeguamento liturgico nel 1968.

Gli Apprendisti Ciceroni

Le Giornate FAI per le scuole si confermano un’esperienza formativa di grande efficacia e soddisfazione per tutti: un progetto di educazione tra pari che insegna e che arricchisce, che trasforma e che ispira per il futuro, che rende protagonisti e che diffonde conoscenza e passione per la conoscenza, da cui scaturisce il desiderio di proteggere quel patrimonio per sempre e per tutti, come è nella missione del FAI.  

Quest’anno le Giornate FAI per le scuole prevedono aperture speciali dedicate alla scoperta del paesaggio: un tema che sta particolarmente a cuore al FAI, che opera anche attraverso questa iniziativa per promuovere un’educazione al paesaggio, che manca in Italia, laddove è per fortuna crescente l’interesse per l’ambiente e la sua tutela. Il paesaggio è lo scenario del nostro vivere quotidiano, l’opera collettiva di generazioni passate in cui si incarnano storia e natura del nostro Paese, e un’eredità che i giovani devono conoscere e apprezzare per contribuire nel presente e nel futuro alla sua tutela, e anche alla sua consapevole trasformazione, necessaria per lo sviluppo nel quadro della transizione ecologica che oggi si impone a fronte della crisi ambientale. Se il paesaggio del passato riflette la cultura delle generazioni passate, il paesaggio del futuro sarà il riflesso della cultura delle generazioni presenti e future, che in base a essa costruiranno il paesaggio di domani.



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