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Col miglio è meglio

dom 18 dic 2022 12:12 • By: Giada Gasperetti

L’ONU dichiara il 2023 Anno Internazionale del Miglio

NEW YORK. L'Assemblea generale delle Nazioni Unite (ONU) nella sua 75a sessione, tenutasi nel marzo 2021, ha dichiarato il 2023 Anno Internazionale del Miglio (IYM 2023). Il miglio può crescere su terreni aridi con input minimi e è resistente ai cambiamenti climatici: è quindi una soluzione ideale per i Paesi per aumentare l'autosufficienza e ridurre la dipendenza dai cereali importati.

Il miglio è stata una delle prime piante a essere adottate dall’uomo ed è una coltura tradizionale per milioni di agricoltori nell’Africa subsahariana e in Asia. Ne esistono diverse varietà tra cui fonio, sorgo (o miglio grande), teff, kodo (miglio indiano), barnyard (miglio da cortile), miglio piccolo, browntop, finger e Guinea. Si può trovare in chicchi decorticati, fiocchi, sotto forma di farina e bevande. Le piante di miglio possono crescere su terreni poveri e siccitosi con pochi input di acqua e fertilizzanti; sono resistenti a molte malattie e parassiti evitando così l’utilizzo di pesticidi e possono sopravvivere a condizioni climatiche avverse.

Il miglio è definito un nutri-cereale proprio per il suo contenuto nutrizionale, superiore a quello di grano, mais e riso.

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Contiene fibre, antiossidanti, proteine e minerali tra cui importanti quantità di ferro. È naturalmente senza glutine e a basso indice glicemico, per questo si adatta all’alimentazione dei celiaci e aiuta a contrastare il diabete.

Davanti a sfide come la fame, la malnutrizione, la povertà, il riscaldamento globale, il miglio ha il potenziale per diventare un alimento nutriente, a prezzi accessibili, in grado di resistere ai cambiamenti climatici e di migliorare la sussistenza dei piccoli agricoltori. In altre parole, il miglio potrebbe diventare una coltura chiave dei sistemi alimentari globali futuri. Attualmente il miglio rappresenta meno del 3 per cento del commercio globale di cereali, ma può essere una risorsa preziosa per aumentare la diversità della produzione.

«Il miglio può svolgere un ruolo importante e contribuire ai nostri sforzi collettivi per dare potere ai piccoli agricoltori, raggiungere uno sviluppo sostenibile, eliminare la fame, adattarsi al cambiamento climatico, promuovere la biodiversità e trasformare i sistemi agroalimentari» ha detto il Direttore Generale della FAO (l’Organizzazione delle Nazioni Unite per l’Alimentazione e l’Agricoltura) Qu Dongyu, ai partecipanti all’evento di lancio dell’IYM 2023. «L’Anno internazionale è un richiamo tempestivo a questa importante coltura. E offre un’opportunità unica per sensibilizzare e indirizzare l’attenzione politica sui benefici nutrizionali e salutari del consumo di miglio, sull’idoneità del miglio alla coltivazione in condizioni climatiche avverse e mutevoli e sulla creazione di opportunità di mercato sostenibili e innovative per molti Paesi in tutto il mondo, a beneficio di agricoltori e consumatori» ha concluso il Direttore generale Qu.

#IYM2023 sarà un'opportunità per aumentare la consapevolezza e indirizzare l'attenzione politica sui benefici nutrizionali e sulla salute del miglio e sulla sua idoneità alla coltivazione in condizioni climatiche avverse e mutevoli. L'Anno promuoverà inoltre la produzione sostenibile di miglio, sottolineando al contempo il loro potenziale per fornire nuove opportunità di mercato sostenibili a produttori e consumatori.



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