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Val di Non, terra solidale

ven 31 lug 2020 17:07 • By: Fabrizio Brida

Una raccolta fondi lanciata dalla Fondazione Cassa Rurale Val di Non è andata a sostegno delle Apsp di Cles e Taio

Quando la solidarietà è uno dei valori fondanti sui quali poggia una comunità intera. E, nei momenti più difficili, emergono il senso di responsabilità e lo spirito altruistico di imprenditori, commercianti, cittadini comuni.

“Aiutiamo i nostri eroi impegnati in prima linea” è il titolo della raccolta fondi lanciata nel periodo di massima emergenza legata al Covid-19 dalla Fondazione Cassa Rurale Val di Non in collaborazione con la Cassa Rurale stessa a sostegno delle Apsp “Anaunia” di Taio e “Santa Maria” di Cles.

La sede della Fondazione della Cassa Rurale Val di Non a Taio ha ospitato nei giorni scorsi un incontro – finalmente in presenza – organizzato dai vertici delle due Case di Riposo per ringraziare la Fondazione, la Cassa Rurale e con loro i soci, i clienti e tutti coloro che con grande sensibilità e generosità hanno contribuito alla raccolta fondi.

«Con questa iniziativa, nata in collaborazione con la Cassa Rurale, abbiamo voluto dimostrare come il Credito Cooperativo, attraverso il braccio operativo che è la Fondazione, sia attento alle esigenze del territorio – ha esordito il presidente della Fondazione Dino Magnani –. La proposta ha avuto un grande seguito: artigiani, commercianti e molti privati cittadini hanno voluto essere vicini a chi in quel momento d’emergenza ha sofferto maggiormente».

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I risultati sono stati infatti oltre le aspettative: la raccolta fondi ha consentito di destinare complessivamente 67 mila euro, suddivisi in 47 mila euro alla Apsp “Santa Maria” e 20 mila euro alla Apsp “Anaunia” secondo una ripartizione proporzionata alla struttura. Un contributo di fondamentale importanza per le Case di Riposo.

«A nome del Consiglio d’Amministrazione ci tengo a ringraziare la Fondazione e la Cassa Rurale per questa iniziativa a sostegno delle nostre strutture, che hanno vissuto un periodo particolarmente difficile e delicato – sono state le parole del presidente dell’Apsp “Anaunia” Flavio Gilli –. Tantissime sono state le iniziative a favore delle strutture sanitarie, ma devo dire che per noi, sia come entità, sia come significato, quella nata dalla Fondazione è stata la più consistente. Ancora una volta la Cassa Rurale e le persone che ne fanno parte si sono dimostrate vicine al territorio con grande sensibilità».

Parole colme di riconoscenza, quelle del presidente Gilli, alle quali hanno fatto eco quelle di Laura Flor, presidente della Casa di Riposo di Cles: «Il ringraziamento che personalmente vorrei rivolgere non è legato solamente all’entità del contributo, davvero straordinario, ma anche alla vicinanza dal punto di vista umano che abbiamo avvertito attraverso questo gesto. Un ringraziamento doppio, quindi, alla Fondazione, alla Cassa Rurale, ai suoi soci e ai clienti».

La parola è passata quindi al presidente della Cassa Rurale Val di Non Silvio Mucchi che, dopo aver evidenziato l’importanza della Fondazione in qualità di tramite concreto per iniziative come questa, ha posto invece l’accento sulla risposta straordinaria da parte della popolazione. «Per noi è motivo d’orgoglio essere stati volano, promotori di qualcosa che ha coinvolto tutta la comunità. Vorrei girare il ringraziamento a voi – ha affermato Mucchi rivolgendosi ai vertici delle due Apsp – che avete operato con serietà e competenza anche in un momento difficile e siete orgoglio del nostro territorio. Il senso di responsabilità ci ha chiamati a passare dalle parole ai fatti: siamo contenti di esserci riusciti».

I direttori delle Case di Riposo, Fausto Flaim dell’Apsp “Anaunia” e Luca Cattani dell’Apsp “Santa Maria”, hanno sottolineato in conclusione come la Val di Non sia terra di volontariato, di gente che sa darsi una mano. E come questi gesti concreti «aiutino a sentire vicino il territorio e a portare via come qualcosa di positivo, anche in un’esperienza drammatica, un senso di comunità rafforzato».



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