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Dalla guerra d’Africa al terremoto in Emilia: cosa si paga con le accise sui carburanti?

gio 12 gen 2023 12:01 • By: Alberto Mosca

Le accise sono 17 e rappresentano, si potrebbe dire, il prezzo della storia

Sono 17 e in questi giorni sono protagoniste del dibattito pubblico: sono le accise sui carburanti, elemento determinante nel formare il prezzo alla pompa alla quale noialtri automobilisti apparteniamo a guisa di moderni schiavi.

Ma prima di tutto, da dove viene la parola “accisa”? In poche parole si tratta di una imposta sui consumi il cui nome affonda nel latino e nell’antichità. In breve. Avete un sacco di farina e dovete passare dal posto del gabelliere? Dopo avervi salutato, il solerte gabelliere “inciderà” il vostro sacco, da qui la parola “accisa/incisa” e prenderà un po’ della vostra farina per le casse dello stato.

Dalla farina alla benzina il passo è breve: per ogni litro di carburante che si acquista, solo una parte è collegata al costo industriale di produzione, il resto è legato alle varie tasse che gravano sui combustibili.

Il prezzo attuale della benzina si compone di tre parti: il prezzo netto del combustibile, che include anche il guadagno dei gestori della pompa, le accise e l’Iva.

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Le accise sono 17 e pesano per un po’ più di un terzo, composte in buona parte da imposte di scopo, introdotte dai vari governi per raggiungere specifici obiettivi. All’accisa va aggiunta, ça va sans dire, l’Iva al 22%. Ecco l’elenco delle spese da sostenere, dalla guerra d’Africa al terremoto in Emilia: anche se la quota più alta la prende il finanziamento della guerra in Libano, ma del 1983: vi è da aggiungere che in qualche caso l’assegnazione è ormai meramente nominale. I soldi lo stato li prende eh, ma ci fa altro.

Ecco l’elenco:

  • 0,000981 euro: finanziamento per la guerra d’Etiopia (1935-1936)
  • 0,00723 euro: finanziamento della crisi di Suez (1956)
  • 0,00516 euro: ricostruzione dopo il disastro del Vajont (1963)
  • 0,00516 euro: ricostruzione dopo l’alluvione di Firenze (1966)
  • 0,00516 euro: ricostruzione dopo il terremoto del Belice (1968)
  • 0,0511 euro: ricostruzione dopo il terremoto del Friuli (1976)
  • 0,0387 euro: ricostruzione dopo il terremoto dell’Irpinia (1980)
  • 0,106 euro: finanziamento per la guerra del Libano (1983)
  • 0,0114 euro: finanziamento per la missione in Bosnia (1996)
  • 0,02 euro: rinnovo del contratto degli autoferrotranvieri (2004)
  • 0,005 euro: acquisto di autobus ecologici (2005)
  • 0,0051 euro: terremoto dell’Aquila (2009)
  • da 0,0071 a 0,0055 euro: finanziamento alla cultura (2011)
  • 0,04 euro: emergenza immigrati dopo la crisi libica (2011)
  • 0,0089 euro: alluvione in Liguria e Toscana (2011)
  • 0,082 euro (0,113 sul diesel): decreto “Salva Italia” (2011)
  • 0,02 euro: terremoto in Emilia (2012)



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