mer 22 feb 2023 13:02 • Dalla redazione
Il fenomeno riguarda perlopiù persone adulte di mezza età ed è legato a momenti di divertimento
TRENTO. Sono preoccupanti
i dati relativi alle denunce per guida in stato di ebbrezza in provincia di
Trento diffusi dall’Arma dei Carabinieri, che in Trentino ha un ruolo primario
nel contrasto alla guida in stato di ebbrezza avendo proceduto per l’85% dei
casi tra incidenti e rilevazioni etilometriche. Nel 2022 sono state ben 617 le persone sorprese alla guida in
stato di ebbrezza alcoolica o da stupefacente dai Carabinieri trentini con
contestuale ritiro della patente, e relativa denuncia penale e sequestro del
veicolo quando previsti: il dato, confrontato con quello del 2021 (325 casi), è
pressoché raddoppiato, rappresentando un aumento
del 90% circa.
Con riferimento al tasso alcolemico misurato, il 20% dei casi presentava un valore compreso tra 0,5 e 0,8 G/L (quindi con rilievo solo amministrativo), il 40% con tasso tra 0,8 e 1,5 G/L (rilievo penale), e il 30% con livelli superiori alla soglia massima dell’1.
5 G/L (rilievo penale e confisca del veicolo), quest’ultimo dato particolarmente preoccupante trattandosi di quasi 1/3 di tutti i casi rilevati.
Invece, il dato relativo alla guida da ebbrezza da stupefacenti si attesta su circa il 5,5 % del totale, trend sicuramente in aumento rispetto al passato, considerando anche la maggiore difficolta alla rilevazione tecnica del tipo di ebbrezza. Volendo analizzare il fenomeno nella prospettiva dell’età, 14% dei casi riguarda giovanissimi tra 18 e 22 anni, il 41% persone tra 23 e 40 anni, il 34% persone tra 40 e 60 anni, il rimanente 11% persone oltre i 60 anni d’età.
Con riferimento al tempo, il giorno della settimana che registra maggiori casi in media è il venerdì (30% del totale) soprattutto nelle prime ore del giorno; mentre la fascia oraria in assoluto più protagonista di qualsiasi giorno è quella che va dalle 0 alle 6, in cui si concentra ben il 54% dei casi.
Volendo individuare una prospettiva positiva del fenomeno, si registra rispetto al passato un minor coinvolgimento dei giovanissimi oltreché dei pensionati, considerazione che, se associata ai giorni e fasce orarie maggiormente interessate, conferma come la guida in stato di ebbrezza oggi non derivi più da devianza o da patologia/abitudine cronica, bensì principalmente da momenti di divertimento e tempo libero delle persone in fascia adulta di mezza età.