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WWF Italia: se responsabile della morte di Papi, giusto abbatterlo

ven 07 apr 2023 18:04 • Dalla redazione

Il ricorso alla rimozione deve essere sempre l'ultima risorsa. scrive l'associazione in una nota

TRENTO. WWF Italia prende posizione sulla morte di Andrea Papi, ucciso mentre correva da un orso. L’associazione chiede innanzitutto di accertare le cause del decesso. Nel caso le cause del decesso ipotizzate fossero confermate dagli esami autoptici – si legge nella nota – si tratterebbe del primo caso di attacco mortale di un orso in Italia. In questo caso il WWF Italia - prosegue la nota - tenuto conto della gravità dell’episodio della dinamica e ovviamente solo dopo una sicura identificazione genetica dell’individuo ritiene che vada applicato il protocollo previsto dal PACOBACE che contempla anche la rimozione dell’individuo.

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Saremmo in questo caso infatti davanti ad un episodio ben diverso da quelli che hanno portato in passato (ultimo caso con l’orso MJ5 a marzo scorso) a ordinanze di cattura e abbattimento, a nostro parere spesso immotivate e non proporzionate, da parte della Provincia Autonoma di Trento. La conservazione della popolazione alpina di orso passa infatti anche da una corretta gestione di episodi di questo tipo. Se un individuo mostra conclamati comportamenti pericolosi per l’incolumità umana, arrivando ad aggredire mortalmente una persona, la rimozione di questo individuo diminuisce i rischi di nuovi episodi simili e migliora l’accettazione sociale della popolazione verso la specieIl ricorso alla rimozione deve, ed è sempre bene ribadirlo, essere in ogni caso l’ultima soluzione, quando la pericolosità dell’animale è conclamata e non esistono altre possibili soluzioni.



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