CALDES. Erano davvero tante le persone che ieri sera, sabato 6 maggio, a Caldes si sono trovate per ricordare, a un mese dalla tragica scomparsa, il giovane Andrea Papi, ucciso dall’orsa JJ4 nei boschi di malga Grum. Munite di torce elettriche, luci dei cellulari e frontalini un migliaio di persone da tutta la Val di Sole e non solo hanno accettato l’invito di un gruppo di mamme a partecipare a una camminata di solidarietà che dalle Contre di Caldes è risalita fin su al centro storico del paese. “Siamo tutte mamme di Andrea” recitava lo striscione che apriva il lungo, lunghissimo corteo. In prima fila, la famiglia del giovane: la mamma Franca, il papà Carlo, la sorella Laura e la fidanzata Alessia.

Nell’aria, commozione, partecipazione. In silenzio, si è ricordato un ragazzo pieno di vita, che amava la montagna e lo sport. La camminata è arrivata fin su alla chiesa parrocchiale, per poi passare davanti alla casa della famiglia dove ci si è fermati per qualche minuto. Un applauso è salito spontaneo tra i partecipanti e, poi, si è raggiunto San Rocco e il cimitero dove riposa Andrea. “Grazie per il supporto che ci date – ha affermato il papà sulla tomba del figlio -. Continuate a rimanerci vicino: per Andrea e per la causa per la quale ci stiamo battendo. Uniti, insieme, ce la faremo vedrete”. 

Ieri, la famiglia del 26enne, attraverso una nota, ha annunciato che richiederà l'intervento dell'autorità giudiziaria nei confronti dei cosiddetti "leoni da tastiera" per i commenti offensivi pubblicati sui social network. Attraverso i propri legali, la famiglia depositerà "formali atti di querela a tutela della verità e della memoria di Andrea"