gio 08 giu 2023 11:06 • Dalla redazione
Mostre, convegni, conferenze e film per ricordare il pittore solandro
TRENTO. Mart, Castello del Buonconsiglio, Centro Studi per la Val di Sole, Comune di Cles, Comune di Caldes e Comune di Ossana assieme nel centenario della morte del pittore trentino per ricordare con mostre, conferenze ed eventi uno dei più importanti artisti del suo tempo.
Laura Dal Prà,
direttore del Castello del Buonconsiglio di Trento, Laura Marinelli sindaca di Ossana, Ruggero Mucchi sindaco di Cles, Mauro Pancheri, vicepresidente Centro Studi per la Val di Sole, Marcello Nebl, Roberto Pancheri, conservatore del Castello del Buonconsiglio e Susanna Mandice del Mart hanno
presentato al Castello del Buonconsiglio le iniziative previste in Trentino per
il centenario della morte di Bartolomeo
Bezzi uno tra i più importanti pittori trentini dell’Ottocento, nonché uno
dei principali promotori artistici nell’Italia del suo tempo.
In apertura di conferenza Paola
Raia, capo gabinetto dell’assessore provinciale all’istruzione, università
e cultura Mirko Bisesti ha portato
il saluto dell’assessore: “Bartolomeo Bezzi è una delle maggiori personalità
artistiche dell’Ottocento trentino e un pittore di levatura nazionale, le
cui opere sono presenti nelle maggiori Gallerie d’arte moderna d’Italia ,
nei nostri musei e istituzioni provinciali. Quest’anno ricade il
centenario della sua morte, salutiamo quindi con piacere l’iniziativa
promossa da una rete di istituzioni dal Museo del Castello del
Buonconsiglio e dal Mart insieme ai Comuni di Cles e di Ossana e al Centro
Studi per la Val di Sole per ricordare la memoria di questo straordinario
artista del nostro territorio".
Originario di Ossana in Val di Sole, dove nacque nel 1851, Bartolomeo Bezzi compì la propria formazione artistica all’Accademia di Brera e divenne ben presto una figura di spicco dell’ambiente artistico milanese. Trasferitosi a Venezia nel 1890, contribuì in modo determinante alla fondazione della Biennale, che gli dedicò una mostra personale nel 1914. Negli ultimi anni di vita si ritirò a Cles, nel suo Trentino, dove morì l’8 ottobre 1923 dopo un lungo periodo di inattività. I suoi temi preferiti furono il paesaggio e la veduta, ma occasionalmente si cimentò anche con il ritratto e le scene di genere, con una particolare propensione alla rappresentazione della figura umana dal vero. Questo progetto culturale, vuole celebrare l’artista attraverso quattro esposizioni commemorative, in stretto coordinamento scientifico, oltre ad un convegno di studi, alcune conferenze e un filmato sulla vita del pittore.
Le iniziative prenderanno avvio a Castel Caldes il 16 giugno 2023 e
proseguiranno per tutto l’anno.
La mostra organizzata dal Castello del Buonconsiglio nella sede di Castel
Caldes costituirà la prima tappa di un percorso coordinato, che proseguirà
con una mostra documentaria curata dal Centro Studi per la Val di Sole
alla Torraccia di Terzolas e si amplierà in autunno con una mostra
monografica promossa dal Comune di Cles presso il Palazzo Assessorile,
concludendosi in inverno al Mart di Rovereto con un ultimo
appuntamento espositivo.
A Castel Caldes dal 16 giugno al 5 novembre si terrà la mostra
monografica, curata da Roberto Pancheri in collaborazione con Margherita de Pilati, dedicata a Bezzi
“pittore di figura”, nella quale verrà analizzato e approfondito l’approccio
dell’artista alla figura umana, sia nell’ambito della ritrattistica che nelle
vedute urbane animate dalla presenza dell’uomo, senza trascurare le scene di
vita popolare ambientate in contesti rurali e alpini. A questo ambito
appartiene Vigilia della sagra,
un grande dipinto che vede protagoniste alcune popolane al lavoro intorno a una
rustica fontana in Val di Non. Un’altra tappa fondamentale del suo percorso di
ricerca fu Giorno di magro,
opera realizzata in diverse redazioni. A Caldes saranno esposti quaranta
dipinti di Bezzi, provenienti da collezioni pubbliche e private, che saranno
presentati nelle sale del castello suddivisi per temi e affiancati per affinità
stilistica. Saranno inoltre presenti disegni, abbozzi, fotografie d’epoca,
lettere e documenti utili alla ricostruzione del percorso biografico
dell’artista o legati alla genesi di alcuni dipinti.
Alla Biblioteca della Torraccia di Terzolas dal 24 giugno all’8 ottobre si
terrà una mostra documentaria intitolata “L'archivio ritrovato: il fondo
Bezzi del Centro Studi per la Val di Sole”, a cura di Stefania Dalla Serra, Salvatore
Ferrari e Mauro Pancheri. Nella
stessa sede si terrà inoltre tra fine giugno e inizio settembre un Ciclo di
conferenze dedicate alla vita di Bartolomeo Bezzi, alla formazione accademica,
alla produzione pittorica, ai contatti con artisti e critici
contemporanei.
Al Teatro comunale di Fucine di Ossana il 26 agosto avrà luogo una
Giornata di studio, moderata da Salvatore Ferrari, sul tema “Bartolomeo Bezzi
(1851-1923), un protagonista dimenticato dell'arte italiana tra Ottocento e
Novecento”. Nella stessa occasione sarà presentato un filmato dedicato alla
vita del pittore curato dall’Aref di Brescia. In occasione del
convegno, l'Amministrazione indirà un concorso pubblico per realizzare un'opera
d'arte in omaggio al grande pittore.
Al Palazzo Assessorile di Cles dal 23 settembre 2023 al 7 gennaio 2024 si
terrà la mostra monografica, curata da Marcello
Nebl con la collaborazione di Warin
Dusatti, con oltre cinquanta opere provenienti da collezioni pubbliche e
private. L’esposizione avrà una narrazione diacronica suddivisa in sei sezioni
principali, in grado di descrivere l’evoluzione del percorso artistico di Bezzi
in maniera chiara e didascalica. Le sezioni saranno intervallate da
alcuni focus che racconteranno episodi degni di nota della vita
dell’artista, l’intrecciarsi con vicende storiche e i sodalizi con altri amici
artisti. Uno dei focus, ad esempio, descriverà i rapporti con il giovane
architetto Giorgio Wenter Marini -
autore della sepoltura monumentale di Bezzi al cimitero di Cles - permettendo
così di porre l’accento sul forte legame dell’artista con il capoluogo noneso:
Bezzi, infatti, sposò nel 1892 la clesiana Isabella
Dal Lago e visse continuativamente gli ultimi nove anni di vita a Cles. Fra
gli obiettivi della mostra vi sarà, pertanto, quello di ricordare lo stretto
legame di Bezzi con le Valli di Non e di Sole, una connessione al territorio
d’origine documentata in mostra da numerosi quadri dedicati a scorci di Ossana,
di Cles e di torrenti e montagne locali.
Al Mart di Rovereto dal 6 dicembre 2023 al 3 marzo 2024 si terrà la
mostra-focus curata di Margherita de Pilati, che vedrà esposte una ventina di
opere di grande dimensioni con cui Bartolomeo Bezzi si fece conoscere ed amare
dai collezionisti e dai critici d’arte del suo tempo, quei dipinti che grazie
alle notevoli dimensioni e al forte impianto compositivo, ne hanno decretato la
fortuna e la fama, rendendolo uno degli artisti di maggior notorietà in Italia,
fin dalle esposizioni di Brera, dove nel 1878 si fece notare con La valle di Rabbi, acquistato da Umberto
I di Savoia. Si tratta di opere che hanno vinto premi prestigiosi,
come Cles, medaglia d’oro a
Torino nel 1892, o che lo hanno fatto conoscere all’estero, come Canal Grande a Venezia, esposto alla
Secession di Monaco del 1893 o ancora alcune opere con cui partecipò alle
Biennali di Venezia, cominciando con San
Michele all’Adige, esposta alla prima Biennale del 1895. Le tre
esposizioni di Caldes, Cles e Rovereto saranno accompagnate da un unico
catalogo.